Otto arresti nell'operazione "Black ops", sequestrati 20 kg di marijuana

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un consistente flusso di marijuana che da Milano invadeva la costa adriatica a cavallo fra le province di Ascoli Piceno e Fermo. Il traffico è stato stroncato dalla polizia di Ascoli Piceno con l’operazione “Black ops”, i cui risultati sono stati illustrati in una conferenza stampa dal questore Mario Della Cioppa e dal capo della squadra mobile Patrizia Peroni.

Nel corso dell’indagine, tra marzo e giugno scorsi, erano stati già arrestati quattro corrieri, tutti provenienti dal capoluogo lombardo, trovati in possesso di oltre 20 kg di marijuana, oltre a 100 grammi di cocaina e a una modesta quantità di hashish Stamani all’alba (mercoledì 25 gennaio) gli uomini della squadra
mobile ascolana, con agenti del commissariato di San Benedetto del Tronto e Fermo, e pattuglie del reparto prevenzione crimine di Pescara, hanno eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip di Fermo Marcello Caporale.

Sono stati arrestati un sambenedettese di 24 anni e suo fratello di 27, un sudamericano di 25 anni, residente a San Benedetto del Tronto, un anconetano 23enne residente a Ripatransone e un 27enne di Grottammare. A Milano sono finiti in manette due 30enni e un giovane di 22 anni originario di San Benedetto del Tronto, rintracciato a Rho. Le indagini hanno consentito di mettere a fuoco l’attività di spaccio dei due fratelli, e il ruolo degli altri indagati. Si stima un giro d’affari piuttosto importante, visto che lo stupefacente veniva rivenduto a 12.000 euro al kg e in soli tre mesi erano arrivati ben 20 kg di marjiuana. L’indagine è stata coordinata dal pm di Fermo Nadia Caru.

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