Palacongressi, arbitrato in bilico: il caso potrebbe approdare in tribunale

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Palacongressi, il Comune rilancia proponendo un arbitrato amministrato. A questo punto il caso potrebbe approdare direttamente in tribunale.

La questione viene portata all’attenzione dell’assise dal consigliere Tonino Capriotti (Italia Viva) che interroga Viale De Gasperi sull’accaduto. «Il Palacongressi è una struttura importante per l’economia della nostra città – risponde Pierluigi Tassotti, assessore ai lavori pubblici – e gestita al massimo delle proprie potenzialità poteva e può ancora essere un volano dell’industria turistica, specificamente per il settore congressuale, teatrale e concertistica. La nostra amministrazione, dal 2017 al 2019 è riuscita ad organizzarvi almeno sette spettacoli di buon livello».

Il 15 dicembre, però, il Comune si è opposto alla richiesta di arbitrato libero presentato dal privato, invocando l’arbitrato amministrato, nominando l’avvocato Vulpetti di Roma come arbitro di parte. «La società Palacongressi è stata incontrata l’ultima volta dal settore Lavori Pubblici e dal sottoscritto in una riunione del 28 settembre 2020 – continua Tassotti – in risposta alle richieste presentate dalla Palacongressi il 26 maggio. In tal senso, il Comune ha richiesto la traduzione delle stesse in un’ipotesi di piano economico finanziario. A tale richiesta la società non ha mai risposto formalmente».

Secondo la Palacongressi, invece, le riunioni degli ultimi anni con il Comune non avrebbero prodotti passi concreti verso la rivisitazione del pef. Il privato, in particolare, avrebbe richiesto di rivederlo, apportando correttivi sulla gestione degli eventi e sul programma di interventi da realizzare sulla struttura, in primis il fotovoltaico, con lo scopo di efficientare l’utilizzo del Palariviera. Negli anni, sempre secondo la Palacongressi, la gestione della struttura si sarebbe resa via via più difficoltosa da sostenere, visti i notevoli investimenti destinati al project financing. Tornando al presente, dunque, Viale De Gasperi rilancia con la richiesta di arbitrato amministrato, vale a dire controllato da un ente terzo.

Tale modalità però non piace alla Palacongressi, che a questo punto potrebbe decidere di andare direttamente in tribunale. L’eventuale risoluzione in danno porterebbe il Comune a versare una somma vicina ai 3 milioni di euro. «Dopo la risposta di Tassotti, sono ancora più preoccupato – afferma Capriotti – Perché non è stata attivata una procedura di conciliazione? Questa avrebbe potuto sanare la situazione. Penso che una vicenda del genere avrebbe meritato un’attenzione differente. Ora c’è il lodo arbitrale, ma si può far ritirare. Il privato ha usato la strada contrattuale, obbligando il Comune a rispondere, ma prima di arrivare a questo è necessario tentare una mediazione».

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