Paoletti (Bottega del Terzo Settore) “Ci sarà tanto bisogno di noi. E noi risponderemo “presente”

ASCOLI – Il presidente della Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti spiega l’importanza della solidarietà e del sostegno che saranno necessari per la ripartenza.

“Questo periodo “eccezionale” ci ha ancora una volta confermato che il Terzo Settore è un comparto della società e dell’economia del quale il nostro Paese non può fare a meno, e che, anche in questo momento difficile, sta dimostrando tutto il suo valore etico, sociale ma anche economico. Gli effetti di questa crisi potranno rendere ancora più debole la nostra società e verranno colpite soprattutto le persone in difficoltà materiale e in marginalità sociale. Si allenteranno i legami e le relazioni sociali e migliaia di associazioni, di imprese sociali, di luoghi di benessere, crescita e socialità, saranno costretti a fare i conti con la propria riorganizzazione strutturale e finanziaria. E’ per questo che terminata la fase di emergenza il nostro Paese potrà rialzarsi solo se avrà saputo sostenere chi si è sempre occupato di proteggere le persone , oggi quanto mai confuse e vulnerabili” dice Paoletti.

“Bottega del Terzo Settore non abbandona la sua mission e la sua vocazione di facilitazione delle reti di solidarietà e cooperazione, ed anche in questi giorni , appena dopo la chiusura della nostra sede fisica, ci siamo ritrovati insieme nella nostra “bottega virtuale” con le iniziative di #Iorestoacasaebottega nel tentativo di cucire i rapporti tra i nostri soci e i compagni di viaggio tutti impegnati nel disegnare e progettare nuovi spazi di offerta o rimodulare progettualità che nessuno vuole fermare . Partire come sempre dalle persone e dalla relazione per creare spazi di co progettazione virtuale e ambiti formativi quanto mai indispensabili in un momento “nuovo” come questo.
“Noi persone del Terzo Settore ci siamo e saremo sempre pronti a dire “presente”, è il nostro DNA che ci genera “confinanti accoglienti verso l’altro ” in maniera del tutto naturale ma questa volta crediamo che non basterà continuare a dire “siamo qua noi” perchè questo tempo nuovo ci rivolge nuove domande alle quali rispondere con strumenti differenti e riscoprendo magari nuovi elementi di coesione sociale che ci porterà a vivere insieme le risposte a queste nuove domande, insieme, mondo del terzo settore, istituzioni pubbliche amministrative e scolastiche e religiose ed imprese profit concependo anche nuove imprese ad alto impatto sociale.”
“Ci sarà bisogno quindi di tutti noi, dei nostri cuori e dei nostri cervelli che si mettono a confronto e condividono un pezzo di strada da fare insieme, ripartendo dalle nostre fragilità che “incollate” assieme a quelle del nostro prossimo generano un’energia capace di essere filo d’oro per cucire nuovi ambiti di welfare comunitario. Speriamo di non dover aspettare così tanto e poterci rivedere prima nel nostro fantastico “luogo “di Bottega che ha adesso, ancora di più, bisogno di presenze dal vivo e non di volti dietro ad un monitor” conclude Paoletti.
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