Per la prima volta una rappresentante del Piceno entra nella Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche della provincia di Ascoli Piceno incassa un ottimo risultato alle elezioni per il rinnovo degli organi della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche – tenutesi nel fine settimana a Roma – dove è stata eletta la D.ssa Inf. Laure Morganti, già confermata come Presidente dell’Ordine provinciale nell’ottobre scorso, in rappresentanza di tutti gli Ordini Infermieristici della regione Marche.

Si tratta di un bel riconoscimento, che premia il lavoro e l’impegno di questi anni, certamente tra i più difficili della storia della professione.

La Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche rappresenta in Italia oltre 454 mila infermieri e infermieri pediatrici e a queste ultime elezioni ha visto una partecipazione al voto del 83, 3%, con la presenza di ben 91 Ordini su 102, nonostante la fase emergenziale che di certo non ha facilitato le operazioni.

Non appena eletta, la Presidente Laure Morganti ha voluto ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno contribuito al conseguimento del bel risultato, con post sulla pagina Facebook dell’Opi di AP, di cui si riporta di seguito qualche stralcio: “Onorata di rappresentare le Marche e per la prima volta nella storia dell’istituzione, già IPASVI, ora Ordine delle Professioni Infermieristiche, la provincia di Ascoli Piceno, in Federazione Nazionale nella I Commissione d’Albo. Conscia della grande responsabilità che deriva da questa nuova sfida, voglio ringraziare i presidenti provinciali della regione Marche per il loro sostegno e i colleghi Presidenti Provinciali e Presidenti delle Commissioni d’Albo che hanno manifestato la loro fiducia alla lista “Autori del futuro”, rendendo possibile questo risultato”.

“Ringrazio i colleghi del precedente mandato dell’OPI di AP, che hanno scelto di percorrere altre strade, per il loro prezioso contributo. Ringrazio l’attuale squadra, che mi supporta (in alcuni casi sopporta) in questo mandato, per il coraggio con cui si mettono in gioco in un momento particolarmente duro per chi intende fare rappresentanza istituzionale. Recuperare la fiducia dei colleghi disillusi da molte aspettative tradite non è semplice ma c’è un solo modo di fallire: non provarci” conclude.

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