Per Olivia, campagna per la raccolta differenziata degli oli vegetali

PER OLIVIA, Campagna Informativa per la Raccolta Differenziata degli Oli Vegetali Esausti”, rivolta ai cittadini, fa tappa ad Ascoli Piceno in occasione del mercato settimanale mercoledì 13 aprile. La campagna, promossa da Ascoli Servizi Comunali con la compartecipazione del Comune ospitante, è un progetto firmato Adriatica Oli, azienda di raccolta marchigiana.

GLI OBIETTIVI – Sensibilizzazione ambientale, è questo il caposaldo di Per Olivia che si avvarrà di Oliver,  il furgoncino itinerante e colorato con funzione di info-point. Presso Oliver, posizionato in Piazza Arringo (isola San Biagio) dalle 9.30 alle 13, sarà possibile per i cittadini che non ne dispongono, ritirare le taniche per la raccolta domestica degli oli di frittura (fino a esaurimento scorte). Fitte le iniziative svolte ad Ascoli per la sensibilizzazione degli oli, specialmente nelle scuole.

SENSIBILIZZARE GLI STUDENTI – Si concluderà infatti a maggio prossimo il concorso Olii@mpiadi, Primarie in Gara per la Raccolta degli Oli Vegetali Esausti  con l’evento di premiazione dei  plessi che avranno differenziato il maggior quantitativo di rifiuto. Progetti  importanti se si pensa che lo scorretto smaltimento dell’olio da cucina e di conservazione degli alimenti è responsabile di ingenti danni ambientali. In particolare è altamente inquinante per gli ecosistemi naturali: quattro kg di olio vegetale versati in mare inquinano una superficie d’acqua estesa come un campo da calcio.

I PROBLEMI AMBIENTALI – Lo smaltimento dell’olio esausto attraverso la rete fognaria ha effetti negativi anche economici per il comune e, indirettamente, per i cittadini: ogni chilogrammo di olio che arriva al depuratore comporta un costo di manutenzione pari a 50 centesimi. A livello domestico invece, questo rifiuto se versato nei lavandini, ne intasa le tubature provocando disagi e obbligando all’uso di acidi corrosivi e molto inquinanti. Solo se conferito nelle postazioni stradali può essere avviato a recupero e trasformato in prodotti utilissimi come saponi, distaccanti per edilizia, oli lubrificanti, inchiostri, nuova energia e biodiesel. Non va trascurato che il biodiesel, tra i biocarburanti, presenta emissioni di CO2 molto basse: gli oli vegetali esausti, previa lavorazione, diventano quindi una valida alternativa al diesel prodotto dal petrolio, fonte esauribile e comunque sempre inquinante.
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