Premio Industria Felix 2020: riconoscimento per 5 aziende picene

ASCOLI  PICENO – Sono ben 5 le aziende picene ad aver vinto il Premio Industria Felix. Realizzato in collaborazione con importanti realtà giornalistiche, finanziarie ed accademiche, è un riconoscimento che verte a gratificare chi si distingue nell’ambito finanziario.

La premiazione è prevista per oggi pomeriggio a Bologna. L’evento sarà moderato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave e dallo scrittore e capostruttura di Rai1 Angelo Mellone, sarà aperto dall’assessore del Comune di Bologna Matteo Lepore e concluso alle 18,30 dal governatore Stefano Bonaccini.

La manifestazione è organizzata da Industria Felix Magazine in collaborazione con Cerved, Università Luiss, A.C. Industria Felix, col patrocinio di Confindustria, Comune di Bologna, le media partnership di Ansa, Il Sole 24 Ore e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Sustainable Development, Grant Thornton, Lidl Italia, FundCredit e Studio Legale Iacobbi.

Nelle Marche sono state analizzate 8mila società con ricavi superiori al mezzo milione di euro che hanno fatturato in totale 48,2 miliardi (+6,8%) con 226mila addetti (+4,9%).  Le aziende producono l’87,3% di utili e – rispettivamente nell’81,9% e nell’86,9% dei casi – hanno un Roi e un Roe positivi. In questo caso i settori più performanti rispetto al Roe sono servizi innovativi (92,4%), meccanica (90,5%) e chimica e farmaceutica (90,2%).

A trainare le Marche è la provincia di Macerata con un delta positivo sui volumi d’affari dell’8,8%.

Tra le vincitrici c’è l’ascolana C.I.A.M. Tosti, raggiunto telefonicamente, ha dichiarato:

Sono sorpreso. Trovarmi lì con aziende come la Barilla mi ha, senza dubbio, colpito. Sono solamente 52 le aziende selezionate in tre Regioni – Umbria, Emilia-Romagna e Marche, ndr -, questo è il frutto di tanto impegno e lavoro. E’ il risultato di una filosofia non innovativa – perché io non voglio essere annoverato tra i nuovi manager rampanti. Ciascuno di loro ha una propria teoria, derivante da una vecchia mentalità -. Questa società non ha mai diviso gli utili, li ha sempre lasciati lì in azienda.

Questo ci ha permesso di formare un’ossatura molto forte, ovvero quello che è oggi CIAM. Questo è un premio che non voglio prendere io o mia moglie o mia figlia, lo voglio dividere coi 65 ragazzi che lavorano con noi. E’ grazie ad un lavoro di gruppo che si raggiungono questi risultati. Quale sfida trarre da questo premio? Io voglio creare occupazione. Questo obiettivo dobbiamo perseguirlo, però, nel modo giusto. Oggi si parla di sostenibilità come non mai. E’ un discorso che dobbiamo affrontare per forza. Come azienda, infatti, siamo molto sensibili a questo argomento. Siamo ancora proiettati verso un futuro di crescita, di crescita sostenibile.”

 

Per la Redorange, nota azienda di Monteprandone ed anch’essa insignita di tale riconoscimento, abbiamo sentito il co-fondatore Dott. Riccardo Rossi. Questo il suo commento:

Per noi è molto importante. Siamo una realtà nata tra la fine 2015 e gli inizi del 2016. Abbiamo avuto una crescita importantissima. Abbiamo oggi un fatturato che si aggira al milione di euro, abbiamo una quindicina di collaboratori ed altrettanti che lavorano attorno al nostro business. Abbiamo anche una scuola di formazione dedicata, un’Accademy. Il 19 febbraio faremo – in Accademy, ndr – una conferenza dove racconteremo questa avventura. Siamo contenti di esser stati riconosciuti, è un’attestazione del nostro lavoro. Noi, in fondo, per passione facciamo innovazione, soprattutto nel settore metalmeccanico. Inventiamo soluzioni soprattutto – ma non solo – nel settore automotive.”

Saranno presenti, per quanto riguarda la zona ascolana, anche Fatech Diagnostics Italia (San Benedetto), Imac (Montefiore) e Unionalpha (Comunanza).

La delegazione della Redorange

La cerimonia di premiazione

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