Procura di Ascoli, indagini su quantità di oro trovata in una casa crollata

La Procura della Repubblica di Ascoli Piceno indaga non solo sui crolli di edifici pubblici (come l’ospedale di Amandola) avvenuti in occasione del terremoto del 24 agosto, ma anche sul recupero, il 3 settembre, in una casa di Pescara del Tronto, nel Comune di Arquata, di un importante quantitativo di oro, gioielli e orologi che erano stati abilmente occultati tra le intercapedini delle mura in pietra dell’abitazione nella quale vivevano due anziani coniugi, entrambi morti, travolti dai detriti.

Ricettazione e’ l’ipotesi di reato per cui indagano i carabinieri di Ascoli.

Un atto che ha consentito alla magistratura di porre sotto sequestro i preziosi, rivendicati dagli eredi della coppia, che a Roma gestiscono un’attivita’ di commercio di preziosi. Si tratta di un quantitativo di oro del valore di qualche milione di euro del quale la Procura ascolana vuole capire bene la provenienza e la piena legittimita’ della rivendicazione da parte dei familiari. Il 24 agosto, a poche ore dalla scossa delle 3:36, una donna si era recata dai carabinieri per denunciare la presenza nella casa crollata di un ingente quantitativo di oro e preziosi, indicando anche in che zona dell’abitazione fossero stati occultati.

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