Project piscina comunale, De Vecchis: “I conti non tornano”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo lo scontro nella commissione lavori pubblici con Carmine Chiodi, il consigliere della civica di minoranza Ripartiamo da Zero, Giorgio De Vecchis, torna alla carica sul project financing della piscina comunale Gregori. In precedenza aveva parlato di illegittimità dell’iter e di eccessivi carichi urbanistici. Questa volta punta l’indice sul conto economico.

Il consigliere  di minoranza mette a confronto la situazione attuale della piscina coperta con quella post project. “La piscina – dice De Vecchis  – nel 2015 ha incassato 445mila e 260 euro Iva compresa. Ha speso per acquisto beni e prestazioni di servizi 286mila e 945 euro Iva compresa (di cui 234mila e 227 euro di utenze tra cui 94mila e 170 di acqua). Tra le spese sono stati considerati sempre nel 2015 284mila e 985 euro per il personale comunale a vario titolo coinvolto totalmente o parzialmente nella gestione della struttura”.

De Vecchis mostra la tabella del conto economico del 2015: totale entrate 445mila e 260 euro, totale uscite 571mila e 930 euro. Facendo la differenza si ottiene meno 126mila e 669 euro.

La seconda tabella verte sulla situazione economica dopo il project financing: totale entrate zero euro, totale uscite fino a quando non si riassorbe il personale 284mila e 985 euro. La differenza tra le entrate e le uscite previste è dunque di meno 284mila e 985 euro.

“Il project – spiega De Vecchis – nasce come soluzione per riaprire la vasca scoperta, che per essere riaperta aveva bisogno di una manutenzione straordinaria di circa 600mila euro.  Il privato stima ricavi dall’impianto esterno per circa 215mila euro a sostanziale parità di costi.

Per il pubblico non è così. Mettiamoci 30mila euro di maggiori costi. Se avessimo 600mila euro per ristrutturare la piscina esterna i conti del Comune cambierebbero così: da una perdita di circa 125mila euro a un utile di 60mila  ed un differenziale di 185mila. In poco più di tre anni verrebbe recuperata la spesa e messa in utile la gestione della piscina. Con un mutuo il recupero avviene in quattro anni”.

De Vecchis fa una ulteriore ipotesi: “La piscina esterna nuova verrebbe a costare un milione e 500mila euro di investimento. Spesa da coprire  con  un mutuo decennale. Mettiamoci anche un milione di euro per il rifacimento del soffitto della piscina coperta, gli anni del mutuo salirebbero a 15”.

Conclude il consigliere di Ripartiamo da Zero: “Non capisco perché si deve procedere con un project che andrà ad assegnare l’impianto per 30 anni al privato. Che salirebbero a 45 anni per le costruzioni commerciali esterne”.

 

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