Proseguono i test sierologici in provincia, ma non tutti rispondono alla chiamata

ASCOLI- Proseguono i test sierologici organizzati dalla Croce Rossa per valutare la presenza del coronavirus all’interno del territorio piceno. Lunedì  hanno partecipato 7 persone su 30 chiamate effettuate; martedì 9 su 30 chiamate; mercoledì 12 su 20 chiamate e ieri  20 adesioni su 40 telefonate effettuate.

150mila i cittadini che saranno coinvolti in tutta Italia e oltre 5mila i marchigiani. L’obiettivo è capire il livello di immunità della popolazione. La partecipazione sarà definita a random, decisa tramite l’Istituto nazionale di statistica con una selezione puramente casuale. Un’indagine fondamentale che vede in prima linea proprio la CRI Marche, insieme alla Regione Marche. Il ruolo dell’associazione di volontariato sarà duplice: contattare telefonicamente i cittadini chiamati a partecipare, tramite il call center regionale, ed effettuare il prelievo con la collaborazione del personale sanitario CRI, che sarà poi analizzato dal laboratorio di virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona.

Il trattamento dei campioni e dei relativi dati è effettuato per esclusive finalità di ricerca scientifica sul SARS-CoV-2 individuate dal protocollo. Una volta analizzato, il campione sarà trasferito nella Banca Biologica dell‘Istituto “L. Spallanzani” e conservati per un periodo non superiore a 5 anni. Questi, resi non identificabili, potranno essere usati per finalità scientifiche dall’Istituto Superiore di Sanità e da enti terzi previa stipula di appositi protocolli di ricerca con il Ministero della Salute.

Il Centro prelievo di Ascoli è stato individuato presso la sede della Cri di Ascoli in Via Tucci 3. Un’ addetta volontaria aI call center garantirà  l’operatività delle chiamate che usciranno con un numero  0655101400 verso i cellulari  delle persone selezionate. Essenziale per la riuscita del progeto la collaborazione di tutti i cittadini dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta. Non solo per sensibilizzare i loro assistiti sull’importanza di questa indagine, ma soprattutto per approfondire la diffusione del virus e adeguare, in tal senso, le prossime linee d’azione.

Ha anche partecipato una bambina di due anni. “Un gran gesto di responsabilità ! Grazie a questa donna dal forte senso civico” ha detto la presidente della Cri di Ascoli Cristiana Biancucci.

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