Quintana di Ascoli Piceno. L’elezione dei capisestiere è conclusa

I quintanari dei sei Sestieri cittadini hanno eletto i loro rappresentanti.

È finalmente completa la rosa dei rappresentanti che cercheranno di portare il proprio sestiere alla vittoria nella giostra della Quintana di Ascoli Piceno. A chiusura della tornata elettorale, naturalmente, non sono mancate conferme e sorperse.

Nel Sestiere di Sant’Emidio il comitato appena eletto ha deciso di dare continuità al progetto di Mariangela Gasparrini con un’ampia maggioranza di nove voti favorevoli. La prima donna a ricoprire il ruolo di caposestiere cercherà di riportare in casa rossoverde una vittoria che manca dall’Agosto del 1998.

Anche il nuovo comitato del Sestiere di Porta Romana ha optato per la continuità, proseguendo in un progetto che ha garantito tante vittorie e soddisfazioni al sestiere di Via de Berardinis. Pier Luigi Torquati, infatti, è stato nuovamente eletto caposestiere. L’esperto quintanaro rossoblù avrà il compito di traghettare il sestiere verso il dopo Capriotti. Il cavaliere ascolano, tributato da un caloroso e collettivo applauso nell’ultima giostra corsa, ha salutato lo Squarcia dopo 8 vittorie, scrivendo in maniera indelebile il proprio nome nella storia della rievocazione.

È un cambiamento per incompatibilità con l’incarico di assessore comunale, invece, quello verificatosi nel Sestiere di Porta Solestà. Il caposestiere Luigi Lattanzi, dopo anni di vittorie e soddisfazioni, ha lasciato il posto al fratello Attilio Lattanzi. Un riordino delle mansioni, sostenuto da dieci nuovi eletti del comitato, che certamente non stravolgerà la gestione del Sestiere, competitivo a livello cittadino e nazionale col pluripremiato gruppo musici e sbandieratori; sempre al vertice della giostra con Luca Innocenzi. Sarà interessante, nel prossimo futuro, monitorare il percorso che porterà il neoeletto comitato gialloblù ad eleggere il Console in sostituzione del compianto Nardinocchi.

In casa Piazzarola, dopo il burrascoso post-quintana animato dal “caso Cayo Paloma”, l’ex caposestiere Pierluigi Messidori ha ceduto il posto ad Amedeo Lanciotti. Un’elezione che ha diviso il comitato essendo stato, il nuovo caposestiere, eletto con 7 preferenze, una in più di Messidori. Qualche polemica e uno scontro duro ma leale durante la campagna elettorale, hanno prodotto un cambio alla guida del sestiere biancorosso. A Lanciotti toccherà l’oneroso compito di riportare il Sestiere ad una vittoria che manca dal Luglio 2009, quando si impose l’aretino classe ’74 Luca Veneri.

Dopo un’estate caldissima, al Sestiere di Porta Maggiore è stato eletto Marco Regnicoli con 8 voti, favorito alla vigilia sull’altro candidato Salvatore Liberati (3 consensi). I sestieranti neroverdi aspettano una vittoria che manca dal lontano 1982. Il neoeletto Regnicoli dovrà confrontarsi con un ambiente che pretende competitività e programmazione. Il fine è sempre quello di riportare l’ambito palio nella sede di Via delle Terme.

Nel Sestiere di Porta Tufilla, dopo una tornata elettorale partecipatissima, è stato eletto Alessandro Petrelli, persona d’esperienza che ha già ricoperto ruoli a servizio dell’arme rossonero. Il neoeletto, che ha preso il posto dell’ex caposestiere Giuseppe Fazzini, ha messo d’accordo la maggioranza delle anime del comitato, con un’elezione che lo ha visto imporsi con 10 preferenze sull’altro candidato Giulio Nicoletti (per lui 3 preferenze). Per il neoeletto il compito di maggior responsabilità sarà quello di permettere al fortissimo Massimo Gubbini di confermarsi sui livelli mostrati ad Agosto 2015 in sella all’esperto Big More. Il cavaliere folignate, vincente nelle due edizioni annuali della Quintana di Foligno, manca l’appuntamento con la vittoria ascolana da 6 partecipazioni (Luglio 2012).

 

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