ASCOLI PICENO –  “Dopo tre mesi tutto ancora tace”. È la posizione espressa da Tufilla Patria Nostra, il gruppo organizzato di quintanari di Porta Tufilla che quest’estate si è distinto per aver polemizzato contro l’attuale Comitato di Sestiere, reo, secondo il gruppo, di aver preso decisioni che hanno gravemente pregiudicato l’onore e la credibilità della Quintana di Ascoli Piceno. “Ciò che è accaduto durante la Giostra di Agosto”, prosegue la nota, “non ha precedenti nella storia della Quintana di Ascoli e nessuna riunione a porte aperte è avvenuta in un sestiere che continua a posticipare la data di quel confronto pubblico che tutti i tifosi meritano e attendono”.

Non solo il silenzio, criticano i sestieranti di Porta Tufilla: “Siamo a Novembre e i tifosi non hanno avuto neppure le scuse da chi ha sottovalutato la difficoltà dell’otto e dell’assalto al moro, permettendo che un ragazzo mettesse a grave rischio la propria incolumità e che i colori rossoneri finissero alla ribalta della stampa nazionale. Nessuna presa in carico di una responsabilità per quanto accaduto. Nulla di nulla, se non una grottesca e surreale richiesta di indagine conoscitiva presentata all’Ente Quintana e di cui non si ha più notizia”. Ad oggi, dunque, tutto ancora tace: “Sono finite le tre tornate, è terminata la quintana di Agosto e mesi sono trascorsi dopo quel terribile incidente, avvenuto in una quintana in cui il sestiere ha totalizzato zero punti. Non vorremmo che tutto questo tempo serva unicamente a ritardare ogni forma di chiarimento e a ‘raffreddare gli animi’. Ad oggi – conclude la nota – ‘zero’ non è solo il punteggio finale di Porta Tufilla nella tenzone di agosto, ma anche il valore tangibile di un sestiere chiuso al confronto e ben lontano da una piena e sincera assunzione di responsabilità”.