Referendum del 2 giugno 1946, come andarono le cose nel Piceno

Il 2 giugno di 71 anni fa nacque la Repubblica Italiana. Nel referendum indetto per la decidere la forma di governo, il 54,3% degli elettori italiani votarono per la Repubblica e il 45,7% per la Monarchia. Ma come andarono le cose a livello locale? Nella circoscrizione che comprendeva la quattro province marchigiane si recarono alle urne 759.011 elettori, oltre il 91% degli aventi diritto.

Il risultato favorevole per Repubblica fu schiacciante: il 70,12% contro il 29,88% a favore della Monarchia. Soltanto alcune circoscrizioni dell’Emilia Romagna e della Toscana ebbero percentuali superiori per la Repubblica. Ma è interessante vedere il dato della Provincia di Ascoli Piceno. Qui sebbene la maggioranza votò in linea con la regione, la percentuale dei “repubblicani” fu più bassa. Per la Repubblica si espressero in 93.284 cioè oltre il 56,4%. Per mantenere il Re come capo del governo furono in 72.233, il 43,6%. Va precisato che a quel tempo la provincia di Ascoli comprendeva Fermo e gli altri comuni che ora non sono più in provincia. Per il referendum del 2 giugno 1946 non sono disponibili i dati per comune.

In quello stesso giorno si tennero anche le elezioni per l’Assemblea Costituente. In questo caso a San Benedetto i risultati videro la DC ottenere il 36,7%, il PSIUP il 26,80% e il PCI il 18,76%. Risultati che due anni dopo cambiarono sostanzialmente, quando il 18 aprile 1948 alla prima consultazione per eleggere il Parlamento, la Democrazia Cristiana  si attestò al 50,91%, mentre il Fronte Popolare, pur raccogliendo in percentuale più voti rispetto al dato nazionale, si fermò al 38,84%.

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