Regione Marche senza mezzi aerei per intervenire in caso di incendi

La tragedia del Portogallo devastato dai roghi fa suonare l’allarme anche in Italia: l’estate 2017 rischia di essere critica per ragioni climatiche, ma preoccupa anche la ristrutturazione delle competenze con l’assorbimento del Corpo Forestale in altre amministrazioni, nonchè la drammatica situazione in sei Regioni, tra cui le Marche. Come dichiarato dal capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, queste non sarebbero in grado di intervenire nello spegnimento di incendi boschivi per mancanza di mezzi aerei.

Nei primi mesi del 2017 le richieste di intervento delle Regioni alla flotta aerea dello Stato sono aumentate al punto da risultare la stagione invernale più complicata dal 2004, dopo il 2012. Il sindacato Conapo fa notare che i Vigili del fuoco hanno ereditato i compiti del soppresso Corpo Forestale dello Stato senza però un correlato sufficiente numero di uomini e molte Regioni non hanno ancora stipulato le convenzioni che stanziano i fondi di potenziamento del servizio. A mettere sul banco degli accusati le Regioni è stato anche Curcio. “Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche e Umbria – spiega il capo della Protezione Civile – hanno dichiarato di non avere disponibile alcun mezzo aereo per intervenire, laddove ce ne fosse bisogno, sugli incendi boschivi particolarmente impegnativi”.

In compenso, rispetto allo scorso anno, la flotta aerea dello Stato è stata potenziata. Attualmente questa dispone di 16 Canadair ClA15 e 4 elicotteri Erickson S64F, cui potranno aggiungersi altri elicotteri delle forze armate e dei Vigili del fuoco. La flotta è dislocata su 14 basi: Cagliari, Catania, Ciampino (Rm), Napoli – Capodichino, Comiso (Rg), Genova, Grottaglie (Ta), Lamezia Terme (Cz), Olbia, Trapani, Rieti, Cecina (Li) e Viterbo.

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