Ricordato il 3 ottobre 1943. Perini: “Le nostre radici affondano nella Costituzione”

ASCOLI – Alla presenza delle autorità civili e militari, ieri a Colle San Marco si è reso omaggio alla memoria dei partigiani ascolani caduti con le armi in pugno nello scontro con le forze nazifasciste.  Il 12 settembre 1943 i militari e la popolazione ascolana insorsero contro gli invasori nazisti venuti che occupavano la città delle Cento Torri mentre il 3 ottobre successivo i partigiani, tra i primi in Italia, combatterono sul Colle San Marco contro un intero reggimento sacrificando numerose giovani vite. Complessivamente nell’attacco  caddero una trentina di uomini.

Pietro Perini, Presidente provinciale dell’Anpi, ha ricordato quella giornata. “Io ho sempre pensato che venire fin qui, in queste date, significasse immergersi, almeno per qualche istante, in un momento di riflessione, per capire che cosa animò questi nostri Partigiani, che cosa li spinse a lottare fino all’estremo sacrificio, quanto costò renderci Liberi, quanto costò fare dell’Italia una nazione Democratica, quale fu l’inchiostro usato per scrivere la nostra Costituzione” ha detto Perini.

“Dobbiamo anche sempre tenere a mente il nostro passato, le nostre radici che affondano nella Resistenza, generatrice proprio della nostra Costituzione, perché vedete l’inchiostro usato per scriverla è stato il sangue della nostra gente, delle nostre Partigiane, dei nostri Partigiani e dei nostri militari. E allora ricominciamo. Ricominciamo da zero, ricominciamo da oggi, perché Colle San Marco è il miglior posto per ricominciare” ha detto

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