"Ridiamo luce alla Madonna del Sole", il Fai si mobilita

Salvare la Storia, il lavoro e l’anima dei luoghi. All’insegna di queste tematiche si è svolta questa mattina la conferenza indetta dal Fondo per l’Ambiente Italiano nel rinascimentale palazzo ascolano, per lanciare il progetto di ricostruzione e restauro dell’Oratorio della Madonna del Sole di Capodacqua (frazione di Arquata), inagibile e quasi irrimediabilmente danneggiato la notte del terremoto.

Il tempio, di indiscussa qualità artistica, risalirebbe – come spiega il parroco del luogo, Don Francesco – alla seconda metà del XVI secolo, ed il suo progetto attribuito secondo le fonti dello storico Fabiani a Nicola Filotesio, al secolo Cola d’Amatrice. Al suo interno la chiesa è caratterizzata da affreschi di grande pregio dedicati alla Madonna e al Figlio, come l’Assunzione della Vergine tra gli apostoli, e appunto la Madonna del Sole, quest’ultimo attribuito ad un discepolo del Crivelli.
Ad aprire la conferenza è Alessandra Stipa, presidente FAI Marche e delle delegazione di Ascoli, che spiega come il Fondo sia particolarmente attivo nel recupero dei beni artistici in seguito ai sismi che hanno colpito l’Italia in anni recenti, come L’Aquila e quello in Emilia.

“Gli Arquatani hanno reagito con grande partecipazione alle nostre aperture delle Giornate di Primavera 2016, mostrando entusiasmo che per esperienza non ho riscontrato in altre occasioni, come una presa di coscienza del patrimonio artistico di cui Arquata può fregiarsi”. La scelta è ricaduta in particolare sul tempio della frazione Capodacqua proprio per la particolarità architettonica dell’edificio e per ciò che simboleggia per gli abitanti. “Abbiamo riscontrato la massima disponibilità nell’Amministrazione comunale di Arquata per i sopralluoghi che abbiamo dovuto compiere, il FAI è deciso a completare interamente l’opera di restauro in tempi brevi, sperando che la burocrazia non ci uccida”.

Prosegue poi il Vice Sindaco di Arquata, Michele Franchi, che grato l’intervento del F.A.I. si dice “sicuro di poter contare sui preziosi consigli del Fondo quando verrà il momento della ricostruzione dei luoghi di culto e artistici del territorio arquatano. Ringrazio il F.A.I. per aver preso a cuore la questione del Tempio della Madonna del Sole, un edificio il cui valore è dettato dalla propria originalità unica e rara. L’Amministrazione comunale sta svolgendo una corsa contro il tempo perché prima di effettuare qualsiasi intervento è necessaria la messa in sicurezza dall’abitato di Capodacqua, che si trova nella Zona Rossa, è questo il nostro compito politico, così da permettere i tempestivi lavori che sono necessari alla sopravvivenza della chiesa. Non appena rientrati ad Arquata inizieremo le procedure per la convocazione del GTS, il gruppo di tecnici che effettueranno il sopralluogo nelle zone per procedere con i primi lavori di messa in sicureza”.

La parola a Don Francesco, sacerdote di Capodacqua, che esprime amore per la chiesa colpita, spiegando come essa sia fulcro del paese, “la sua vera anima, la sua vera storia, che va salvata. Mi sono giunte chiamate in questi giorni dai cittadini, che prima delle proprie case sperano in un restauro della Madonna del Sole, la cui rinascita sarebbe uno stimolo e un simbolo di speranza a cui la popolazione si stringerebbe attorno”.

Il F.A.I. conclude spiegando come non appena sarà tutto pronto verranno aperte le gare per i regolari appalti per il restauro, ricordando che la raccolta fondi nazionale per il tempio si propone l’obiettivo di raccogliere circa 300.000 euro necessari per il recupero dell’edificio.

 

di ALBERTO DI MATTIA 

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