Rifiuti, Geta o Relluce? Clima teso in assemblea, chi ci rimette sono i cittadini…

Clima tesissimo e nervi a fior di pelle nel corso dell’assemblea con i sindaci del territorio svoltasi ieri a Palazzo San Filippo sulla questione rifiuti. 

Durante l’assemblea è stato presentato un documento preliminare per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati: all’interno sono state elencate le discariche presenti sul territorio e in cui si potrebbero eventualmente conferire i rifiuti. L’obiettivo del documento è quello di cercare di far uscire dall’attuale situazione di emergenza per entrare in una nuova modalità di programmazione. Attualmente infatti i rifiuti vengono conferiti a Fermo, ma i costi per il trasporto stanno aumentando.

I cittadini chiedono quindi che venga scelta la struttura (pubblica o privata) che garantisca il prezzo più basso, mantenendo salva la sostenibilità ambientale del territorio. La proposta fatta dalla Provincia è quella di smaltire i rifiuti nella discarica privata Geta, che però attualmente non può smaltire i cosiddetti rifiuti urbani. La controproposta di alcuni sindaci è quella di dare priorità nella scelta alle discariche pubbliche, come quella di Relluce, nonostante la Provincia non abbia dato l’autorizzazione all’ampiamento della stessa.

Visioni diametralmente opposte, sfociate in una lite furibonda al momento dell’approvazione del documento preliminare. Il sindaco Castelli in prima linea contro il presidente D’Erasmo per non votare, con lui anche altri sindaci del territorio. Il primo cittadino grida al “colpo di Stato”, il sindaco di Grottammare Piergallini risponde a tono. Alla fine il quorum valido per l’approvazione non è stato raggiunto: solo 21 Comuni del territorio sono infatti risultati presenti, 13 invece assenti o non votanti. 

Assemblea da riaggiornare. Intanto però coloro che continuano davvero a rimetterci sono i cittadini… 

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