Ripatransone, strade dissestate con buche e frane

RIPATRANSONE – Strade dissestate con buche, a volte «crateri» e frane, strade abbandonate a se stesse, adatte solo ai fuoristrada, quando invece sono percorse da molti ragazzini, dalle loro famiglie per raggiungere la scuola e da molti cittadini che ogni giorno si trovano in difficoltà a percorrerle. È il grido d’allarme dei portavoce del gruppo Progetto Paese en Marche (Antonio De Angelis e Roberta Capocasa). Sarà presto chiesto un incontro con il commissario prefettizio ed il tecnico comunale P.O. per sollecitare gli interventi. Tante volte i cittadini hanno chiesto provvedimenti  per le strade, che ogni giorno peggiorano, e sono strade dove transitano anche gli scuolabus. Ogni volta a questo punto c’è la scusa che non ci sono i soldi, mentre dal PD dicono che le casse comunali sono sane: allora perché questi lavori di ripristino non si effettuano? O almeno perché non ci si occupa della  MESSA IN SICUREZZA con urgenza, visto che nel bilancio comunale sono inseriti €220.000 presi con un mutuo dalla CDeP, ma mai utilizzati?

Visto che in questi giorni è stata prorogato la funzione del P.O. POSIZIONE ORGANIZZATIVA N. 5 che tra l’altro tra tutti suoi compiti ha anche la  “Manutenzione delle strade interne al centro storico (con manto inghiaiato, bitumato, cementato, pietra)” e che per la proroga della funzione è stato deliberato dal precedente Commissario prefettizio l’indennità massima distribuita su 13 mensilità ( come per le altre 4 funzioni di posizione organizzativa), non si possono più accampare scuse per iniziare i lavori di manutenzione.

RICORDO CHE: il responsabile dell’AREA 5 URBANISTICA, – EDILIZIA PUBBLICA E PRIVATA, PATRIMONIO – MANUTENZIONI ha una indennità di posizione di euro 12.911,42 (dodici mila novecento undici/42) distribuita su n.13 mensilità ed una indennità di risultato max del 25% della retribuzione di posizione subordinata alla valutazione positiva dell’organismo di valutazione. Quindi non credo serva altre spiegazioni deve essere fatto.

Vorrei ricordare inoltre a titolo di informazione che la Cassazione penale allinea le proprie pronunce in materia di responsabilità per i danni subiti dai cittadini a causa del manto stradale dissestato all’ormai univoco orientamento manifestato delle sezioni civili, arrivando finanche ad affermare la responsabilità penale degli amministratori pubblici. Nella fattispecie è stata confermata la condanna per lesioni colpose (art. 590 c.p.) al sindaco con delega ai lavori pubblici ed al responsabile dell’ufficio tecnico comunale per aver omesso adeguati controlli ed interventi di messa in sicurezza su un tratto di strada in cui varie persone sono inciampate a causa di un gradino formato da piastrelle malmesse. In particolare è affermato che il Sindaco e il responsabile dell’Ufficio Tecnico (PO) del Comune assumono una posizione di garanzia sulla base di una generale norma di diligenza che impone agli organi della amministrazione comunale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigilare nell’ambito delle rispettive competenze per evitare situazioni di pericolo ai cittadini. Situazioni di pericolo che possono derivare dalla non adeguata manutenzione e dal non adeguato controllo dello stato delle strade comunali.

Chiosano i giudici di Piazza Cavour: «Non è certo richiesto né al sindaco, né al Responsabile dell’Ufficio tecnico di effettuare perlustrazioni o ronde di sorta,  per questo c’è la polizia municipale, ma è sicuramente doveroso il loro attivarsi per avere attraverso le varie articolazioni operative dei competenti uffici, le informazioni necessarie sullo stato delle strade comunali nonché per adottare i provvedimenti organizzativi generali e dispositivi specifici per la eliminazione dei pericoli accertati o comunque segnalati».

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