Riprendono, e raddoppiano, i pomeriggi del Caffè Letterario al Meletti

Riprendono, e raddoppiano, i pomeriggi del Caffè Letterario al Meletti di Ascoli. Tante le richieste di autori e artisti provenienti da tutta Italia (ci sarà anche un candidato al premio Nobel) che hanno indotto l’organizzazione – Anna Monini alla direzione artistica dello storico locale di Piazza del Popolo e Franca Maroni al coordinamento degli eventi – ad organizzare due appuntamenti al mese, da settembre a dicembre.

«Sono stati premiati – ha detto la Maroni – il contesto in cui si svolgono gli eventi, inequivocabilmente prestigioso, il riscontro di partecipazione che ha caratterizzato ogni giornata, ma soprattutto il format degli incontri, caratterizzati dall’alternarsi di momenti letterari, artistici e musicali.

Non si tratta di semplici presentazioni ma spunti, ogni volta, per riflessioni e confronti sugli argomenti trattati».

Continua la collaborazione con l’Istituto musicale ascolano “Gaspare Spontini” che nel mese di settembre vedrà le esibizioni dei docenti. Tra le novità, il coinvolgimento con l’Ipsia di Ascoli, settore moda, nell’ambito del quale gli studenti proporranno abiti realizzati appositamente per il Caffè Meletti, e che vanno dall’utilizzo del tipico “verde Meletti” alle riproduzioni di modelli in stile liberty.

Si parte martedì 12 settembre – alle ore 17,30 – con gli appuntamenti autunnali. “Scrittura che vede e scrittura che ricorda” è il titolo della serata alla quale prenderà parte il professor Antonio Lera, presidente di Agape. Due gli autori, la giornalista Anna Di Giorgio che proporrà un libro nel quale ha raccolto racconti di bambini, la cui infanzia è stata negata. Data la tematica sociale, la scrittrice sarà accompagnata dall’assessore comunale e insegnante Donatella Ferretti.

Uno spaccato prettamente ascolano con Giulia Civita, autrice di un testo sul padre, “Luigi Civita: il primo cavaliere di Porta Romana”. In questo caso, il commento sarà affidato al giornalista Andrea Ferretti, storico della Quintana.

La cornice artistica sarà affidata all’arte e alla moda di Tomokono. Quella musicale alla tromba del maestro dello “Spontini” Andrea Olori.

Venerdì 22 settembre, “Fantasia di penne e pennelli”, sarà la volta di Giuseppe Talamonti, con il suo romanzo “La borsa del duce”. Il momento artistico proporrà un tema innovativo, il “Dismorfismo controllato”, dove tre artisti (Emiliano Albani, Pio Serafini e Stefano Tamburrini) si cimenteranno in contemporanea sulla stessa tela, indirizzando il messaggio artistico man mano che le pennellate di gruppo prendono forma.

Il violino del maestro Giuseppe Marcucci allieterà la platea nella parte musicale.

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