Sabato apre il nuovo centro comunitario polivalente di Arquata

Centro Arquata

ASCOLI PICENO –  Sabato a partire dalle 11 si terrà l’inaugurazione del nuovo centro comunitario polivalente di Arquata ideato dalla Caritas e dalla Diocesi di Ascoli. La struttura, situata nella frazione di Borgo, occupa circa 650 mq ed  è riservata alla comunità arquatana colpita dal sisma.

Luciano Ferri della Cogeca, azienda che ha curato la realizzazione parla di  “Una struttura realizzata in bioedilizia che si sviluppa in due piani. Con un piano terra  dove ci sono zone ricreative e un primo piano con 24 posti letto e relativi servizi. I lavori iniziarono ad aprile e terminata a fine luglio. Stiamo realizzando anche un piccolo parco giochi e un piazzale antistante. Il tutto è localizzato vicino alla nuova scuola di Borgo e la struttura  è facilmente accessibile perché ci si arriva dalla strada provinciale” mentre Don Alberto Fossati della Curia Ascolana cita la   “Struttura pensata dal Vescovo appena dopo i funerali delle vittime per ricostruire la comunità. Stiamo anche aiutando le famiglie e questa era una prima idea. E’ una realtà affidata al parroco e all’associazione Rinascimento. La struttura potrà essere utilizzata anche per altre modalità quali i campi scuola e per le riunioni. Anche la Caritas ha contribuito in forma importante. All’inaugurazione ci sarà il cardinale Francesco Montenegro, il Vescovo D’Ercole e il parroco Don Nazzareno Gaspari. Ci sarà anche una diretta web sulla pagina Facebook di Radio Ascoli e presenzieranno anche i parenti delle vittime che abbiamo contattato personalmente”.

Pierfrancesco Andolfi dell’Associazione Rinascimento parla di “Accoglienza delle famiglie colpite dal terremoto nelle nostre camere, mentre nel servizio di ristorazione  utilizzeremo personale di Arquata . Realizzeremo anche un campo di calcio per i ragazzi. Il nostro nome significa proprio una rinascita del territorio.

Don Nazzareno Gaspari, parroco di Arquata parla della situazione delle chiese nel proprio territorio, dove “Nessuna struttura è agibile, mentre sulla ricostruzione si stanno mettendo in sicurezza alcuni edifici. La chiesa dei SS Pietro e Paolo rientra nel primo stralcio dei lavori autorizzati dal Mibact mentre sono previsti interventi futuri anche nelle chiese di Spelonga, Trisungo e Faete”.

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