SANITA' "Cardiologia smembrata", Core scrive a Ceriscioli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una drammatica lettera, quella che Elio Core ha inviato al sindaco Pasqualino Piunti, al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, al sindaco Pasqualino Piunti, ai presidenti dei comitati di quartiere della Riviera e all’Associazione Ambiente e Salute nel Piceno.

“Le scrivo  – le parole di Core – nella qualità di cittadino e come operatore sanitario in riferimento alla decisione della chiusura della Unità Operativa di Cardiologia del locale Ospedale ormai da anni sottoposto a continui attacchi della Regione Marche che pone in essere decisioni penalizzanti per i cittadini del nostro comprensorio non solo su aspetti sanitari ma anche su altri problemi in generale.

Giova ricordare che nella nostra città, a vocazione turistica, insistono strutture di notevole importanza quali: autostrada, superstrada, Statale 16, porto, cantieristica, nella quale avvengono quotidianamente numerosi infortuni che rivestono prevalentemente carattere di urgenza e come tale si richiedono presidi sanitari di Urgenza-Emergenza di immediata disponibilità.

Ciò premesso è ora di dire basta ad una politica accentratrice regionale che penalizza il nostro territorio su qualsiasi fronte e particolarmente sul versante sanitario con decisioni scellerate peraltro lungimiranti e distanti dai cittadini e dal nostro territorio. E’ ora di dire basta al potenziamento delle strutture sanitarie del Nord delle Marche con impoverimento continuo del Sud. E ora di dire basta ad una sanità gestita dalla Regione Marche: la sanità sia gestita dal territorio di appartenenza da persone competenti e del settore.

Occorre dire basta a questa politica sanitaria vergognosa, confusa, inconcludente e penalizzante per i cittadini. Lo smantellamento della Unità Coronarica di Cardiologia nel nostro Ospedale è ulteriore riprova dello sbando in cui versa la sanità marchigiana che si ostina a non capire che questo territorio è vocato all’Emergenza e come tale necessita potenziare e non smantellare reparti di emergenza efficienti e di garanzia per i cittadini. Con questa ulteriore negativa decisione continuiamo ad assistere al triste spettacolo dei mezzi di soccorso che fanno la fila in autostrada e super strada per i trasferimenti di pazienti affetti da patologie cardiache severe.

I cittadini della nostra città hanno il diritto di curarsi come quelli di Ancona o Pesaro. Per questo occorre costruire un modello sanitario che tenga conto delle specifiche realtà territoriali e quindi una sanità decentrata. Per questi motivi è opportuno mobilitarci e informare la intera cittadinanza per quello che sta succedendo nel nostro territorio. Scendiamo in lotta con i cittadini per la difesa della nostra salute e dei nostri diritti sanciti dalla Costituzione”.

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