Sanità, Castelli: “No al centralismo anconetano-maceratese”

Il sindaco Castelli, al termine del Consiglio comunale aperto di ieri pomeriggio dedicato alla questione sanità ha dichiarato: “Il problema dell’adeguatezza dell’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno è sicuramente tra quelli
che più significativamente affliggono i pensieri e la serenità dei nostri concittadini. Sentiamo salire un grido di dolore da parte della nostra popolazioneha aggiunto il primo cittadino – che registra una sempre maggiore dequalificazione dell’offerta ospedaliera. Purtroppo stiamo scontando gli effetti delle decisioni prese dalla Regione Marche all’inizio degli anni 2000, quando si volle istituire una Asur che rese meno forte la capacità di costruire dal basso le risposte di salute richieste dalla nostra comunità”.

Il sindaco torna ancora una volta sull’annoso tema della centralizzazione anconetana alla quale negli ultimi periodi – secondo Castelli – si va quasi sostituendo il rischio di un ulteriore centralismo, quello maceratese. “Ancora una volta Ascoli e San Benedetto sono le cenerentole delle Marche – attacca Castelli – cercando di evitare qualsiasi forma di conflitto interno in quanto vittime di una impostazione che speriamo la Regione voglia superare”. Il piano sanitario ancora in vigore risale al 2014, ora il governatore Luca Ceriscioli dovrà licenziarne uno nuovo.

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