Sanità: Cgil, Cisl, Uil e Fials sospendono lo stato di agitazione

Si è svolto ieri il tentativo di raffreddamento dei conflitti presso la Prefettura di Ascoli Piceno a seguito della proclamazione dello Stato di Agitazione delle lavoratrici ed i lavoratori dell’AST di Ascoli Piceno.

“Le Organizzazioni Sindacali hanno rappresentato, dinanzi al Capo di Gabinetto, la mancata proroga di circa 50 contratti di lavoro precari, a causa delle deprecabili scelte della Giunta Regionale di privare questo territorio delle risorse idonee a mantenere in essere il personale necessario a garantire i servizi per la collettività picena. La Direzione dell’AST, dal canto suo, ha ribadito più volte i vincoli imposti sulla spesa del personale che rendono impossibile la prosecuzione di tutti gli attuali dipendenti a tempo determinato” hanno detto Cgil, Cisl, Uil e Fials.

Si è dunque aperta un’articolata discussione per chiedere che venissero confermati tutti i 226 contratti in scadenza.

“Grazie alle nostre insistenze, la Direzione si è alla fine impegnata a venire incontro alle richieste avanzate, proponendo il rinnovo di altri rapporti di lavoro, sino a giungere, in chiusura, ad un impegno di prorogare un ulteriore 30% dei contratti, a fronte di una revoca dello Stato di Agitazione per poter fare ulteriori valutazioni in sede aziendale riaprendo il confronto nel merito della questione. Pur di vagliare qualsiasi soluzione che possa salvare quanti più posti di lavoro possibile, queste Rappresentanze, non essendo assolutamente nelle condizioni di revocare lo Stato di Agitazione, ma essendo decise ad insistere con la Direzione al fine di non lasciare a casa operatori sanitari, tecnici e amministrativi che da diverso tempo servono l’AST e la cittadinanza tutta con la loro prestazione lavorativa e professionale, hanno alla fine convenuto di sospendere temporaneamente lo Stato di Agitazione in atto con il patto di riprendere già da oggi il confronto con la Direzione per prorogare quanti più tempi determinati possibili. Resta inteso che la mobilitazione sindacale non verrà in ogni caso sospesa e riprenderà con ancor più vigore qualora l’AST non rispettasse gli impegni assunti” hanno detto i sindacati

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