Sanità, Forza Italia dice no all'accentramento del 118 ad Ancona

ANCONA – I consiglieri regionali di Forza Italia delle Marche dicono no all’accentramento della centrale operativa del 118 e hanno presentato un’interrogazione per conoscere la posizione della Regione, che intenderebbe trasferire il servizio ad Ancona “sulla scia dell’imposizione dell’Unione Europea che prevede la riorganizzazione del servizio con una Centrale Unica di Risposta”, strappando ai territori – sostengono Jessica Marcozzi e Piero Celani – “un ulteriore tassello fondamentale della sanita’”, cioe’ la centrale operativa 118 di Ascoli Piceno che ha competenza anche sulla provincia di Fermo.

Nel 2016 – ricordano i due consiglieri azzurri – “la centrale operativa di Ascoli Piceno ha presentato una proposta per ridurre a tre le centrali operative. Ma l’amministrazione regionale sembra sorda. E pronta a una decisione scellerata”.

Secondo Marcozzi e Celani, il trasferimento del 118 ad Ancona “non prefigura alcun risparmio sul fronte delle spese” e “fa emergere mille lacune su quello della funzionalità del servizio” con “l’impoverimento di più  due province a vantaggio delle solite Marche del nord” ed “enormi disservizi per l’utenza e per gli operatori”. “Il territorio delle province Ascoli Piceno e Fermo è il secondo nelle Marche per bacino d’utenza – incalzano – nei primi tre mesi del 2017 la centrale operativa 118 di Ascoli Piceno ha ricevuto 23 mila chiamate.

Con l’accentramento a Ancona si creerebbero innumerevoli problemi di comunicazione e organizzazione anche sul fronte della geolocalizzazione tra centralini e utenza, locale, spesso composta da anziani, e turistica”. “In altre Regioni, dove è già stato attuato l’accentramento – insistono i consiglieri regionali di Forza Italia -, si segnalano molti disagi. E dinanzi all’emergenza, ritardi anche di minuti possono essere fatali”.

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