Sanità, Italia Viva: “E’ ora di passare dalle parole ai fatti”

“E’ ormai evidente a tutti i cittadini , specialmente a quelli residenti nel Piceno, che mentre il Governo Draghi ha messo
in campo, ad un anno circa dal suo insediamento , una serie di misure , anche drastiche, per arginare una crisi sanitaria
ed economica tra le peggiori degli ultimi decenni, nelle Marche i cittadini sono disorientati e oltremodo penalizzati a
causa dell’assenza di una organica programmazione delle misure da porre in atto, accompagnata da infiniti disagi
registrati negli ultimi mesi tra ambiguità nella campagna di vaccinazione, inefficienza delle strutture individuate,
pronto soccorso degli ospedali al collasso e gravissima mancanza di personale medico ed infermieristico”. Lo dice Italia Viva Ascoli.

“Le argomentazioni ascrivibili al settore sanitario, toccando peraltro un diritto fondamentale dei cittadini, necessitano
di riflessioni e proposte che mirino ad un impegno serio per una riforma strutturale dell’Area Vasta 5, ad una
rimodulazione dell’organizzazione dei servizi, che riteniamo debba assumere maggiore incisività sul territorio. Non è
possibile sottrarre servizi essenziali come quelli delle guardie mediche o permettere che i pronto soccorso arrivino al
collasso” .

“Occorre superare visioni divisive, beghe partitiche e posizioni campanilistiche, operando esclusivamente nell’interesse
dell’intero territorio che non può più permettersi ulteriore dispendio di tempo ed energie per dibattiti relativi alla
futura localizzazione di una nuova struttura ospedaliera che, benchè necessaria, ad oggi non ha ancora incassato il
necessario accordo sulla futura localizzazione. La Regione avvii una interlocuzione costruttiva con i sindaci e indichi
finalmente le aree interessate ad accogliere nuove strutture ospedaliere. I cittadini sono stanchi di osservare che
divisioni e beghe di partito impediscono la realizzazione di opere importanti per tutto il Piceno” prosegue Italia Viva.

“Ad oggi tuttavia, si ritiene estremamente urgente sfruttare al meglio gli strumenti normativi a valere su bilancio
regionale e risorse PNRR anche per superare nel miglior modo possibile l’attuale fase pandemica. A tal proposito auspichiamo un cambio di rotta della politica sanitaria delle Marche al fine di ridurre i disservizi riscontrati in questi mesi, con particolare riferimento all’organizzazione dei reparti covid e alle correlative attività riguardanti la diagnosi, il tracciamento e la gestione della campagna vaccinale, che hanno compresso in maniera significativa l’erogazione dei servizi essenziali di prevenzione e cura dei cittadini” concludono gli esponenti Iv.

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