Si è insediato il Vescovo Palmieri:”Mettiamo al centro l’ascolto della Parola di Dio”

Il neo vescovo di Ascoli Piceno Gianpiero Palmieri ha fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi al termine di un programma iniziato stamane nelle zone terremotate di Arquata del Tronto e culminato oggi pomeriggio con una celebrazione nella cattedrale di  Ascoli. Presenti 23 tra cardinali e vescovi, oltre a tutto il presbiterio diocesano.

C’erano gli ascolani  Giuseppe Petrocchi, Cardinale arcivescovo de L’Aquila, mons. Stefano Russo, attuale segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana e Piero Coccia, arcivescovo di Pesaro. Poi mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti e finora amministratore apostolico di Ascoli e tutti i vescovi marchigiani.
Nell’omelia il vescovo Palmieri ha esortato la comunità cattolica picena: “Camminiamo insieme, facciamo Sinodo, mettendo al centro il cuore della preghiera, l’ascolto della parola di Dio”.
In precedenza mons. Palmieri è stato salutato dai sindaci dei Comuni della Diocesi. Il primo cittadino di Ascoli Marco Fioravanti lo ha accolto in piazza Arringo insieme ai figuranti della Quintana. “Monsignor Palmieri rivestirà un ruolo fondamentale nella crescita e nello sviluppo della comunità ascolana. L’emergenza epidemiologica ha cambiato le vite di ognuno di noi – ha detto Fioravanti – e ha reso ancor più urgente il bisogno di un sostegno per la nostra anima: il nostro vescovo saprà certamente guidare questo momento e dare a tutti i cittadini aiuto, fiducia e pace per guardare al futuro con occhi pieni di speranza”. Ai fedeli presenti in piazza si è rivolto il neo vescovo la cui famiglia ha origini ascolane. “E’ un’emozione fortissima entrare in questa città che ho nel cuore da tanto tempo e che negli anni ho seguito come colui che spia la persona che ama. Ho ricordi della Quintana di quando ero ragazzo, ma non vi dirò mai per quale sestiere facevo il tifo” ha infine scherzato.
“Abbiamo ancora bisogno di umanità di quella capacità di predisporci all’ascolto degli altri e al sostegno dei più deboli.
C’è bisogno di una guida che sappia supportarci nei momenti più difficili e che sappia accogliere tra le sue braccia tutti i fedeli. Abbiamo bisogno di nutrire il nostro cuore e la nostra anima” ha detto il sindaco Marco Fioravanti.
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