Silvestri (M5s): “Su chiusure domenicali goffi tentativi di boicottaggio”

ROMA – “Io e il mio collega Massimiliano De Toma siamo francamente sconcertati dalla quantità di falsità e sciocchezze che continuiamo a leggere in questi giorni riguardo alla proposta di legge sulla disciplina degli orari degli esercizi commerciali. Ci aspettavamo una reazione forte da parte delle lobby interessate a mantenere lo status quo per continuare a lucrare su lavoratori e piccoli commercianti. Ma mai avremmo immaginato che si formasse un fronte unico di giornali e tv impegnate ad inventare h24 notizie totalmente false per screditare una misura che va incontro a cittadini, commercianti e aree del Paese che più di tutte hanno sofferto la crisi. Un goffo tentativo di boicottaggio che va contro ogni logica e, soprattutto, contro gli interessi degli italiani”. Lo dichiara Rachele Silvestri, portavoce del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive alla Camera dei deputati e tra i deputati che ha lavorato alla stesura del testo della proposta di legge.

“I danni e le perdite dovute alle liberalizzazioni selvagge introdotte dal Salva Italia di Monti sono sotto gli occhi di tutti e tacere su questo aspetto è un atto criminale. Secondo Confesercenti, infatti, dal 2011 al 2017 sono spariti oltre 55 mila piccoli punti vendita in Italia a favore della grande distribuzione. Ovviamente non stiamo dicendo che tutti i negozi devono restare chiusi la domenica, che è il messaggio che si sta cercando disperatamente di far passare, ma, diamo la possibilità a tutti di gestire le aperture in base alle proprie esigenze e ai periodi di maggior afflusso, escludendo da questa regolamentazione i centri storici e diverse tipologie di attività. Non è vero che non si potrà più fare la spesa di domenica – prosegue – stanno prendendo in giro le persone!”.

“Stiano tranquille le opposizioni, il testo al quale siamo giunti è in totale accordo con la Lega, per questo non si arretrerà di un passo. Questo testo è una scelta di buon senso che mira a riconsegnare a lavoratori e commercianti – e alle loro famiglie – una qualità di vita migliore, a ripopolare quei centri storici che ad oggi sono dominati dalla grande distribuzione e a fermare lo sfruttamento dei lavoratori. Non è per niente bloccato: il suo iter continua in Commissione e dopo un nuovo mini ciclo di audizioni, che si concluderà in tempi stretti, puntiamo a portarlo in Aula nella prima data utile. Forse quello che bisognerebbe chiedersi è perché, mentre noi difendiamo gli interessi dei cittadini, opposizioni e giornali stiano difendono strenuamente quelli delle multinazionali. Ai posteri l’ardua sentenza”, conclude la deputata del MoVimento 5 Stelle.

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