Sindaco Spinetoli: “Rimozione striscioni”. Ma i comitati si oppongono

SPINETOLI“Quando pensavamo che i movimenti di pancia avessero lasciato il posto a confronti più sereni e a una risoluzione del problema, c’è stato qualcuno, un delinquente, che ha pensato bene di versare benzina sul fuoco per riaccendere le polemiche. E ci ritroviamo punto a capo”. Così il sindaco di Spinetoli Alessandro Luciani commenta l’incendio della palazzina di via Tevere, che doveva accogliere migranti e successivamente destinata a minori stranieri non accompagnati.

Il primo cittadino ha incontrato il prefetto, il presidente della Provincia, i vertici di carabinieri e Guardia di Finanza. “I cittadini si sono prodigati prodigati per favorire l’accoglienza, in questo momento però temiamo la rottura del tessuto sociale di generazioni di famiglie”. E l’immobile non è idoneo. Il sindaco ha annunciato che farà rimuovere gli striscioni messi dai comitati sulle case vicine. Ma i comitati hanno fatto sapere che non sono d’accordo e che le loro sono proteste democratiche, tanto che hanno condannato l’incendio.

“Il sindaco potrà far togliere gli striscioni in palazzi pubblici o a casa sua, ma non credo proprio che potrà farlo nelle case private come la mia. Replica così, tramite Roberto Pagnoni, il Comitato cittadini di Spinetoli all’avvertimento del sindaco Alessandro Luciani di voler far rimuovere gli striscioni esposti contro l’arrivo di altri richiedenti asilo nella cittadina dove’è stata incendiata una palazzina – vuota – destinata inizialmente a migranti e poi in seguito a minori non accompagnati. “Ciò – ha precisato il portavoce – benché io stesso agli aderenti del comitato, che hanno preferito mantenerli, ho detto che forse era il caso di toglierli dopo quanto è successo”. Il Comitato ha deliberato che la manifestazione annunciata non si terra. Vogliamo evitare sovraesposizione e strumentalizzazione politica di chi ci sta erroneamente tacciando di razzismo – fa sapere il Comitato -. Siamo contro l’arrivo di 50 persone in uno stesso stabile solo per motivi di sicurezza. Non siamo razzisti. Abbiamo fatto un corteo a novembre, al quale ha partecipato, benché in forma privata, il sindaco Luciani. Non siamo violenti e abbiamo fermamente condannato l’incendio”.

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