Sisma, Franchi dopo l’incontro con le associazioni: «Finalmente siamo partiti con cose pratiche»


ARQUATA DEL TRONTO – Si è concluso il primo giro di incontri, aventi come oggetto i PUA (Piani Urbanistici Attuativi), tra il team incaricato di progettarli; il Comune arquatano e le associazioni dei proprietari. Naturalmente erano comprese anche quelle associazioni registrate da tempo nell’apposito albo del Comune. Questa tappa rappresenta un primo passaggio nell’avvicinamento alla ricostruzione, di fatto è un cronoprogramma di appropinquamento al DDR (Documento Direttore per la Ricostruzione). Abbiamo sentito il vicesindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi. A lui abbiamo chiesto un riscontro su questa due-giorni appena terminata.

«Abbiamo giustamente ascoltato – afferma Franchi – tutte le associazioni dei proprietari, ma anche quelle regolarmente presenti nell’albo del Comune. E’ stato un bel punto di partenza, perché si stanno rispettando i tempi del cronoprogramma, comprese queste fasi dialogiche. Tutto questo servirà per arrivare al DDR, ovvero il documento che darà il via alla progettazione dei piani di recupero, previsto per la fine di gennaio o inizi di febbraio.

Per noi, amministratori, è stato fondamentale ascoltare sia lo studio di progettazione, coi vari dati raccolti ed in loro possesso – grazie anche al lavoro dell’Unicam: loro hanno stilato uno studio avanzato di tutte le frazioni; ma ringrazio anche l’Università Roma 3 che ha presentato uno studio su Arquata in 3D o il Politecnico di Milano che ha lavorato sulla Rocca arquatana – che verranno implementati; sia i dati dell’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ndr – per quanto riguarda la conformazione idrogeologica del territorio. Saranno pubblicati a dicembre. Questa analisi ci permetterà di capire dove sarà possibile ricostruire.

Tutte le associazioni hanno dato delle indicazioni ulteriori agli studi di progettazione (raggruppamento “Mate”). Loro rappresentano coloro che vivono sul posto ed hanno una consapevolezza maggiore delle criticità del territorio (strade più strette, viabilità interrotta…). E’ il primo di molti altri incontri che seguiranno nei prossimi giorni».

Pescara potrà essere ricostruita nel medesimo posto?

«Non voglio soffermarmi sul fatto che è stato dichiarato ciò. I geologi ci hanno detto che tutto può essere ricostruito, ovviamente dobbiamo valutare: i costi-benefici e tutti gli scenari possibili. Tutti questi punti saranno analizzati, avendo come traguardo prossimo il DDR».

Un commento finale

«Ci ha fatto davvero piacere, come amministrazione, il fatto di essere stati tutti sulla stessa lunghezza d’onda, sia noi; sia il team incaricato; sia le associazioni. Finalmente siamo partiti con cose pratiche e tangibili, come i piani di recupero».

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