Terremoto, il Pd alza la voce: "Prima i danni del sisma, poi i danni di Castelli"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato giunto in redazione a firma Massimo Gaspari e Francesco Ameli del Partito Democratico.

Il comunicato

Dopo i danni del terremoto, i danni di….Castelli. Non bastava la gaffe sul modulo errato per la segnalazione dei danni del sisma, come riportato dalla stampa… ora anche i sopralluoghi sono da rifare! Ben 500, non uno. Un dispiacere dover constatare come la nostra città’ veda a rischio i finanziamenti per il terremoto a causa dell’inadeguatezza del comune.

Dato che il sindaco non è stato chiaro, ribadiamo che è fondamentale presentare il modulo IPP altrimenti sono a rischio i risarcimenti per le abitazioni.

Il granducato di Ascoli è chiuso nel suo isolamento!

Il sindaco rischia di fare danni economici gravi ai cittadini che inconsapevoli non hanno ricevuto i sopralluoghi delle squadre preposte per farli. Anche nei piu remoti comuni colpiti dal sisma hanno applicato le procedure corrette, spiegate in almemo 7 riunioni.. Castelli ci è o ci fa?

Ma noi non ce la prendiamo con la struttura tecnica del Comune sottoposta ad uno stress notevole subissata da centinaia di richieste di sopralluogo da parte dei cittadini. Ce la prendiamo con chi dovrebbe essere il “capitano” o l’allenatore, quel sindaco mediatico e itinerante che ultimamente sta diventando un collezionista di gaffes su ogni argomenti. Dalla normalissima polizza “all risk” spacciata per sua geniale intuizione alla città oscura per colpa del cambio delle stagioni e per i guasti del led e non per la penosa nuova illuminazione che è un disastro totalmente ascrivibile al sindaco senese e a nessun altro.

Tornando al caso del terremoto, questa volta Castelli dimostra di non aver studiato per niente come funzionano le norme, anche se ci aspettiamo l’ennesimo scaricabarile nei confronti di qualche malcapitato. Tutto ciò non è più tollerabile. Siamo riusciti a fare l’ennesima figuraccia nazionale. Ancora una volta il sindaco si isola e porta la città a sbattere contro un muro.

Non ci meraviglia queste gaffe. Basti pensare che durante l’emergenza post sisma con le scuole, palazzo dei Capitani lo stadio e il suo stesso ufficio chiusi per i traumi del terremoto, il sindaco era in giro per l’Italia per presentare il suo libro sul No al referendum forse preoccupato dal taglio delle poltrone che in caso di vittoria del Sì potrebbe pregiudicare la futura carriera politica castelliana. Da un lato c’era il Castelli in versione “facebook” che rassicurava la cittadinanza al grido “non moll eremo mai”, dall’altro c’era il Castelli “reale” in viaggio tra Giovinazzo, Avellino, Fiuggi, Pontida, Matera in cerca di sponde per future candidature. Ma si sa, la fretta non è sempre una buona consigliera e quindi raccomandiamo al sindaco solo una cosa: pensi di più ai problemi della città e meno al suo avvenire politico almeno fino a quando resterà alla guida della nostra amata Ascoli.

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