Sopralluoghi in ritardo, Spuri smentisce Castelli: "Ad Ascoli niente controlli nel weekend"

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Oltre sei mila sopralluoghi ancora da effettuare ad Ascoli Piceno dopo gli eventi sismici dei mesi scorsi. Il sindaco Castelli ha più volte accusato il Governo e la Regione per i ritardi, ma è il direttore dell’Ufficio per la ricostruzione a smentire il primo cittadino.

“Il Comune di Ascoli ha avuto a disposizione il 27% delle risorse disponibili nell’intera provincia per sopralluoghi – ha affermato Spuri al Corriere Adriatico – quota più alta rispetto a quella di altri, nonostante ad Ascoli, talvolta, le squadre abbiano potuto lavorare effettuando sopralluoghi solo fino alle 14 e non di sabato e domenica, una situazione che non si è verificata nelle altre zone, dove i tecnici operano normalmente fino a sera, compreso il fine settimana. Prova dell’impegno dell’ufficio sono le 1469 schede redatte, la concentrazione di squadre inviate (fino a 12 in un unico giorno), i 90 giorni di operatività di squadre negli ultimi 4 mesi solo nel Comune di Ascoli”. 

A intervenire è stato anche il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Ameli: “Le dichiarazioni di Spuri ci danno prova della strumentalità di certe accuse che sono state fatte in consiglio comunale da parte del sindaco pro tempore – dice Ameli – Evidentemente, purtroppo, qualche problema c’è. Su una tematica cosi ampia ed importante c’è bisogno di una guida politico/amministrativa salda che non si metta ad urlare appena si scoprono i nervi, la caduta di stile di Castelli è stata senza precedenti. Dal canto nostro la massima vicinanza ai dipendenti comunali che ogni giorno si trovano a dover affrontare nuove problematiche senza una guida politica adeguata. Certamente dovremo chiarire come sia possibile che pur con disponibilità di tecnici ci siano stati gli uffici comunali chiusi”.
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