Spazzafumo saluta: “Ci hanno dato il benservito, ma lasciamo con un sorriso: i fatti scrivono la storia, non i giochi di palazzo”

L’ormai ex sindaco di San Benedetto Antonio Spazzafumo affida ai social il suo saluto
“Grazie a ognuno di voi. Sì, proprio a tutti voi sambenedettesi, che in questi 1492 giorni ci avete dato l’onere e l’onore di guidare la nostra amata città, giorni di passione e lavoro senza sosta in uno dei ruoli più complessi che si possano ricoprire. Il percorso si ferma qui, anzi, per la verità ci hanno fatto scendere un po’ prima della fermata finale, per una dinamica politica che, diciamocelo, per alcuni ha sempre il suo fascino. Ci hanno dato il benservito, ma lasciamo con un sorriso: i fatti scrivono la storia, non i giochi di palazzo. Amministrare è un mestiere che richiede ascolto, pazienza e la capacità di accettare che, a volte, si possa sbagliare la rotta. Abbiamo commesso degli errori, certo, ma abbiamo sempre cercato – nei nostri limiti – di correggerli… ora l’importante è che la città non si fermi e sappiate che, nonostante tutto, l’orgoglio per quello che abbiamo fatto è più forte di qualsiasi delusione.
Grazie per avermi fatto incontrare ogni giorno il cuore pulsante della nostra comunità. Non ci siamo mai risparmiati. Avete presente cosa significa non mollare mai, nemmeno per un giorno? Lo abbiamo fatto per 213 weekend di fila, compresi quelli in cui forse qualcuno era già con le valigie pronte. Non ci siamo mai nascosti dietro la burocrazia; abbiamo sbloccato l’impossibile e avuto il coraggio di dire “si può fare” dove tutti dicevano “non è conveniente” o “è troppo complicato”. Certo, a volte avremo sbagliato mira, ma abbiamo lavorato: chi non fa nulla non sbaglia mai, ma non lascia nemmeno nulla di buono. Tanti progetti sbloccati e opere in cantiere sono frutto del coraggio di prendere decisioni che altri tenevano nel cassetto da troppo tempo.
Grazie alla maggioranza che… c’è stata. E soprattutto grazie a chi, con un tempismo invidiabile, ha scoperto la propria vocazione al cambiamento proprio ora, sacrificando quattro anni di lavoro comune sull’altare di nuove e urgenti… priorità” dice.
“Hanno detto che questo improvviso cambio di rotta porterà stabilità e una visione illuminata. Sicuramente porterà nuove poltrone. Il nostro progetto che vedeva San Benedetto guida del Piceno, punto di riferimento autorevole, era evidentemente troppo ambizioso per chi preferisce la navigazione nell’entroterra. Grazie ai dipendenti comunali, alla Giunta e ai Consiglieri che hanno lavorato al nostro fianco, supportando e sopportando la nostra iperattività. Abbiamo messo mano a questioni complesse, riavviato opere ferme da anni, difeso con tenacia l’identità marinara della nostra città e, allo stesso tempo, ne abbiamo proiettato l’immagine verso una dimensione più moderna e sostenibile. Il lavoro di una squadra si misura nella capacità di superare gli ostacoli insieme, anche quelli interni… ma proprio sugli ostacoli interni purtroppo “Spazzufumo perse la cappa”. La verità è che il Sindaco non è mai un “io” (anche se su questo ho dovuto lavorare parecchio), ma un “noi” che si fa carico di una visione. Lasciamo in eredità un cantiere di idee e progetti avviati che, vi assicuro, daranno i loro frutti al di là dei destini politici individuali. Continueremo a esserci da cittadini, con lo stesso piglio e lo stesso amore, perché il servizio alla comunità non richiede una tessera di partito o una carica.
Grazie anche ai nostri cari haters dei social. Come farete ora? Siete stati voi i veri influencer del nostro mandato: ogni critica (spesso frutto di un’analisi profonda come una pozzanghera) ci ha ricordato che esistevate! Ci avete tenuto attivi, costringendoci a spiegare l’ovvio. Spero che ora il vostro impegno civico non si affievolisca e che continuiate a monitorare l’attività amministrativa con la stessa passione con cui monitoravate i nostri selfie. Grazie per avermi regalato questa esperienza unica” conclude Spazzafumo.

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