Stangata tredicesima per tenere le badanti, le Marche al secondo posto

Gli anziani sono in drammatica ascesa. E con l’aumento degli ultraottantenni in famiglia, si fa stringente la necessità di ricorrere alle badanti, per assistere i non autosufficienti e gli ospedalizzati

Sono oltre 2 milioni in Italia le famiglie con colf e badanti alle prese con la stangata della tredicesima 2016. E per far fronte a questa ulteriore spesa, a ridosso delle feste natalizie, sempre più famiglie stanno adottando la misura del rateo dell’anticipo di tredicesima. Nel 2013 solo il 5,1% delle famiglie versava il rateo di anticipo nella busta paga della colf o della badante, oggi siamo al 10%”. Lo riferisce Lorenzo Gasparrini, Segretario Generale di  ”Domina”, Associazione Nazionale Famiglie Datori di lavoro domestico.

Le percentuali maggiori di famiglie che ricorrono a questa misura si
rilevano in Friuli-Venezia Giulia (19,57% sul totale dei rapporti di
lavoro domestico della regione), nelle Marche (15,82%), in Campania
(15,15%), in Basilicata (14,3%) e nel Lazio (10,32%). Numeri che sono  destinati a crescere.

“Infatti – aggiunge Gasparrini – secondo i nostri dati, oltre al rateo
di tredicesima si chiedono informazioni circa la possibilità di
rateizzare anche il TFR. Segno di come la necessità di spalmare il più
possibile le spese sia pressante. In questo modo – conclude Gasparrini – le famiglie invece di versare tutto nella manche di dicembre, per usare un termine sportivo, decidono di suddividere la spesa in più manche, come nello slalom della Coppa del Mondo. I datori di lavoro  domestico che hanno adottato questa misura per ammortizzare i costi sono raddoppiati in soli tre anni”.

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