Strada interrotta da quattro anni: Rocca Montecalvo abbandonata a se stessa

strada interrotta

ROCCA MONTECALVO (ACQUASANTA TERME) – Quarantotto mesi sono passati dall’alluvione che mise in ginocchio tutto l’ascolano nel novembre 2013. Molti eventi, nel mezzo, hanno condizionato la vita dei diversi paesi dell’interno. Una vicenda che però suscita indignazione e tristezza è quella che riguarda Rocca Montecalvo. Frazione d’Acquasanta Terme, è famosa per aver ospitato nel XIX secolo lo strenuo difensore dello Stato Pontificio Brigante Giovanni Piccioni e per aver dato i natali alla signora Marisa Bellini, moglie dell’imprenditore farmaceutico e proprietario dell’Ascoli Picchio Francesco Bellini.

Da ben quattro anni raggiungere la “Rocca”, così viene chiamata dai paesani, è un’ardua impresa vista l’interruzione della strada comunale che dalla Sp 49 Ascoli-Valle Castellana arriva al paese. Le forti piogge torrentizie del 2013 fecero letteralmente sprofondare un bel tratto di strada nel lago di Talvacchia. La situazione si aggrava anno dopo anno, con la neve dello scorso gennaio a peggiorare la stabilità del terreno. Da quattro anni quindi, i pochi residenti e i proprietari di seconde case e boschi debbono sobbarcarsi un viaggio di quasi un’ora, passando per la strada che dalla frazione di San Gregorio (Acquasanta) conduce a Rocca Montecalvo. Il problema non ci sarebbe se l’alternativa fosse rappresentata da una via in grado di garantire la minima sicurezza delle vetture e degli automobilisti, visto che stiamo parlando di una strada completamente brecciata (mai asfaltata) e con rari interventi di manutenzione tanto da essere impraticabile già in caso di pioggia.

Complice un terremoto catastrofico Rocca Montecalvo rischia di scomparire tra l’indifferenza dell’amministrazione comunale di Acquasanta. La piccola frazione nonostante tutto però è tornata a vivere grazie all’audacia e alla caparbietà dei “roccatani”, capaci di superare le difficoltà e le inefficienze di un Comune assente. Lo stesso ha però apposto un masso nel bordo della strada con il divieto di transito nel tratto interessato dallo smottamento, sollevandosi così da ogni responsabilità nel caso in cui qualche auto dovesse oltrepassare il divieto.

Una situazione ingiusta. Le case, i terreni e i ricordi di una vita vengono cancellati in un batter d’occhio con menefreghismo e poca chiarezza. Per Rocca, con il centro ricreativo, la chiesa e le decine di abitazioni inagibili a causa del sisma, non resta che sperare in un futuro migliore. Comune di Acquasanta se ci sei batti un colpo: te lo chiedono i “roccatani”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Dopo i fiori ai defunti la giunta Piunti onora i caduti della Grande guerra

Articolo Successivo

Droga e banconote false, arrestato un 24enne ascolano