Strage di pecore ad Ascoli, Coldiretti: ” I rimborsi non sono sufficienti”

ASCOLI  – L’ennesima incursione dei selvatici è costata la morte a 22 agnelli e 2 pecore mentre altri 13 capi risultano dispersi. È successo nella notte tra lunedì e mercoledì in un allevamento di via Salaria Inferiore, ad Ascoli. Il servizio veterinario, arrivato sul posto, ha confermato un attacco di lupi.

Si tratta dell’ennesimo episodio che porta alla ribalta l’annoso problema delle perdite degli allevatori. La recente delibera di giunta non sono pienamente condivisibili e Coldiretti ha già proposto diversi emendamenti perché sui fondi per la prevenzione, molta strada c’è ancora da fare per i rimborsi.

Vanno migliorate le tempistiche e anche i danni indiretti visto che, tuttora, i capi dispersi o morti nella calca non sono compresi tra quelli rimborsabili. L’entità del rimborso, per altro, non si occupa nemmeno della perdita di reddito e spesso non arriva a coprire nemmeno le spese di smaltimento.

“Chiediamo l’impegno delle Istituzioni per permettere la coesistenza tra allevatori e lupi – commentano Armando Marconi e Alessandro Visotti, presidente e direttore di Coldiretti Ascoli Fermo – quello degli attacchi al bestiame è l’allarme continuo di un settore che è presidio di territori altrimenti  abbandonati”.

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