Suicida al porto, si era candidato a S. Benedetto e Grottammare

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ successo tutto in pochi minuti: l’aggressione istintiva alla moglie a cui è seguita la folle corsa con la Toyota verso il porto, dove ha lanciato a tutta velocità la macchina nel mare: leggi qui

I sambenedettesi questa mattina (giovedì 23 febbraio) sono stati colpiti a sangue freddo da una tragedia di quelle che non ti aspetti. Giovanni Rosati aveva 48 anni ed era titolare dell’azienda edile Pitture Chic di Grottammare.

Il dramma ci ha fatto scoprire quanto l’uomo fosse conosciuto e stimato. Lo abbiamo scoperto non solo per la pioggia di commenti di cordoglio apparsi nei profili Facebook di politici, imprenditori e gente comune. Lo abbiamo scoperto nelle telefonate ricevute in redazione da parte di lettori addolorati, che volevano avere maggiori informazioni.

Proprio nel corso delle conversazioni telefoniche è emersa la figura di una persona stimata sul lavoro e nella vita. Lo chiamavano “La Classe”, in riferimento alle sue giocate con il pallone e alla raffinatezza sul lavoro. Era super tifoso della Sambenedettese e aveva gestito l’Atletico Samb.

Rosati aveva tentato l’avventura politica. Nel 2011 si era candidato alle elezioni amministrative di San Benedetto del Tronto nella civica “Nuovo Polo Sambenedettese” di Marco Calvaresi. Poi  il trasferimento a Grottammare dove nel 2013 si era candidato con la lista “Grottammare Attiva” in appoggio a Filippo Olivieri. Nello slogan del manifesto elettorale aveva riportato il nome con cui era conosciuto in Riviera: “La Classe”.

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