Termoscanner nelle scuole, i dirigenti: “La temperatura va misurata dalle famiglie”

ASCOLI – L’uso dei termoscanner nelle scuole non convince i dirigenti scolastici. Dopo l’annuncio dell’Amministrazione comunale sull’acquisto dei dispositivi, i dirigenti scolastici spiegano la loro posizione.

“Al momento non ho avuto comunicazioni da parte del Comune” dice la dirigente dell’Isc “Luciani-San Filippo” Elvia Cimica, “Noi abbiamo già acquistato una prima fornitura di quelli a pistola e li utilizziamo secondo quello che ci viene detto dal Dipartimento d’Igiene” prosegue.

“Noi ci siamo adeguati al protocollo elaborato dal nostro RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, ndr) che dice che, nel dubbio, è rilevata la temperatura” aggiunge la dirigente « Anche per quanto riguarda la questione dei trasporti deve occuparsene il Comune. Ancora non so nulla e fino a quando non mi contattano non farò ulteriori azioni” aggiunge la dirigente dell’Isc.

“Misurare la temperatura a tutti gli alunni all’ingresso della scuola rallenta tutto, crea pericolosi assembramenti, fa iniziare tardi le lezioni e fa perdere del tempo in un periodo in cui dobbiamo recuperare molto dopo la didattica a distanza” dice la dirigente dell’Isc “Don Giussani” Cinzia Pettinelli, “Noi ne abbiamo  comunque a sufficienza nei nostri plessi e misuriamo la temperatura solo in casi dubbi. Le famiglie sono consapevoli del momento che si sta vivendo e non devono essere deresponsabilizzate. Avevamo pensato anche ai termoscanner a piantana ma abbiamo tantissimi punti d’accesso e questa sarebbe una spesa che non possiamo sostenere” conclude.

“Noi ci adeguiamo alle normative che arrivano dal Comitato tecnico scientifico che aveva stabilito la non obbligatorietà dei termoscanner. Se ci saranno sviluppi ci adegueremo” spiega la Vicepreside dell’Isc “Borgo Solestà-Cantalamessa” Luigina Ruggieri ” Al momento abbiamo termometri a distanza che utilizziamo quando possono esserci sintomi particolari. Attualmente la situazione sembra sotto controllo e speriamo che prosegua in questo modo”

Per la dirigente dell’Isc “Centro” Valentina Bellini “Misurare la temperatura a 300 bambini  significa creare caos organizzativo, grandi assembramenti e la difficoltà a sistemare i bambini che potrebbero avere la febbre. Abbiamo mascherine e gel a sufficienza mentre ci servirebbero più prodotti di pulizia classici: di questo abbiamo bisogno”

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