TERNI – Termina in parità la sfida tra Ternana e Ascoli. Al vantaggio di Favilli risponde fa eco dopo pochi minuti l’ex Montalto. Ecco le pagelle dei bianconeri.

LANNI 6: Esce anzitempo per un problema alla spalla. Uno suo svarione iniziale poteva costar caro; si riprende poco dopo. Dal 45′ RAGNI: Si fa trovare pronto. Bene nella gestione del pallone, bravo anche nelle uscite. Non può nulla sul pari delle Fere.

MOGOS 7: Spinge, difende e non molla mai un centimetro agli avversari. Scatenato in una partita in cui si merita la palma del migliore in campo.

GIGLIOTTI 6,5: Concentrato, fa ripartire l’azione dal basso con scioltezza. Guida la difesa con maestria.

PADELLA 6,5: Elegante nei disimpegni, roccioso nel confronto con l’attacco rossoverde e mai banale negli interventi.

CINAGLIA 7: La catena di di sinistra funziona bene. In sintonia con Varela; propositivo il suo approccio anche in fase offensiva. Dal suo tiro smorzato nasce la rete di Favilli.

BUZZEGOLI 6: Perde qualche pallone di troppo, ma dai suoi piedi nascono sempre azioni potenzialmente pericolose.

BIANCHI 6,5: Fase d’interdizione e di possesso svolte egregiamente. Dá l’anima in campo con un pressing asfissiante sui centrocampisti di casa.

CARPANI 5,5: Lento nelle giocate, arriva sempre secondo sui palloni e non entra mai in partita. Dal 50′ D’URSO 5,5: Meno incisivo delle altre volte il suo approccio al match.

CLEMENZA 6: Mostra la sua tecnica con giocate d’alta classe che non sempre gli riescono. S’intestardisce eccessivamente con la palla tra i piedi.

FAVILLI 6,5: Troppo isolato nella manovra bianconera. Da vero bomber mette in cassa una delle poche occasioni che gli capita. Dal 77′ ROSSETI 5,5 Si perde Montalto sul calcio d’angolo che porta al pari umbro.

VARELA 5,5: Aiuta in fase difensiva Cinaglia, davanti invece non riesce mai a sfondare come vorrebbe.

FIORIN 6: La squadra compie un leggero passo indietro per le poche occasioni create. Da migliorare la gestione del vantaggio. Positiva la striscia di imbattibilità a cui dovrà necessariamente far seguito una vittoria.

Foto LaPresse/Roberto Settonce