Terremoto, Celani (Fi): “Se la Regione non è all’altezza passi la mano”

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Ho partecipato ad una riunione organizzata dall’Ordine provinciale degli ingegneri di Ascoli Piceno con l’ing. Cesare Spuri, responsabile dell’Ufficio per la ricostruzione delle Marche. E’ stato veramente avvilente sentirsi dire che se non si completano i rilevamenti e non si compilano le schede AeDES non si è in grado di sapere quante casette servono ai territori. E’ avvilente, a 5 mesi dal terremoto toccare con mano che chi di dovere non sa ancora come organizzare le squadre dei tecnici per il rilevamento dei danni”.

E’ il post pubblicato su Facebook dal consigliere regionale di Fi Piero Celani, che è un ingegnere impegnato sul fronte del sisma.E’ avvilente – scrive Celani – accorgersi che dopo che i responsabili regionali e nazionali della Protezione civile hanno rifiutato l’aiuto dei tecnici locali nell’immediatezza del sisma, rivolgendosi a tecnici che venivano in alcuni casi dalla Sicilia, quindi avulsi dai nostri territori, oggi si appellano al senso di responsabilità di quelli locali, visto che non hanno finora cavato un ragno dal buco”. E che ”ci si venga a parlare di ”filosofia” della ricostruzione. Di quanto sia importante far tornare la gente nei territori”.

Dove sono stati finora – conclude Celani – tutti questi ”esperti”. Vorrei tanto sbagliare, ma vedo per il futuro buio pesto, se non si cambia passo. E’ impossibile affrontare un evento così straordinario con leggi, regolamenti e strutture ordinarie. La Regione si assuma tutte le responsabilità di questo fallimento e cerchi di rimediare al più presto, se ne ha le capacità, altrimenti ne tragga le conseguenze e passi la mano”.

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