Terremoto, sindaci del cratere a Roma il 15 gennaio

I sindaci del cratere sismico del 2016 a Roma il prossimo 15 gennaio 2020. Si rinnova la protesta contro una ricostruzione che stenta a partire. Sotto la spinta dell’ANCI i sindaci torneranno a reclamare con forza i diritti delle loro popolazioni. Le ancora lentissime procedure della ricostruzione pubblica e privata, hanno spinto i primi cittadini dei 138 comuni colpiti dal terremoto a programmare una mobilitazione. Una protesta decisa, istituzionale, per dare un segnale forte. L’iniziativa parte anche dal sindaco della vicina Teramo Gianguido D’Alberto. Persiste la necessità di sbloccare e far partire realmente la ricostruzione del cratere sismico del Centro Italia.

I sindaci del cratere scontrariati dal Decreto Sisma

Come già pubblicato lo scorso dicembre in fase di approvazione, il Decreto Sisma trova contrari i sindaci del territorio. Le loro richieste non sono state recepite in merito alla ricostruzione pubblica, privata e sul personale degli uffici tecnici. Come promesso manifesteranno il loro disappunto nella Capitale. Non è ammissibile una burocrazia così asfissiante. Lo spopolamento della zona montana è già un fatto concreto. Il problema va affrontato in maniera diversa con la collaborazione delle autorità locali. I fondi scarseggiano e il Decreto resta un provvedimento non risolutivo. C’è bisogno di una svolta anche per le norme di conformità urbanistica compresi i problemi delle proprietà indivise e di piccoli abusi.

I sindaci del cratere chiedono un commissario

I sindaci del cratere sismico chiedono un commissario. Come prima azione di un nuovo cambio di passo, c’è la nomina di un nuovo commissario. Il 31 dicembre scorso è scaduto il mandato del terzo commissario, Piero Farabollini. C’è bisogno di una nuova figura istituzionale che abbia immediata operatività. Un professionista che raccolga le istanze dei territori, dei Comuni, dei Sindaci, delle comunità, dei tecnici degli USR e delle Regioni. Un interlocutore che possa fornire risposte chiare ad un territorio in difficoltà. I sindaci delle quattro regioni del Centro Italia chiedono rapidità e tempi certi.

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