Troianiello: “Dura rinunciare alla Serie A, ma ho voluto la Samb”

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Mai banale nelle dichiarazioni Gennaro Troianiello, uno capace di vincere fin qui ben 5 campionati nella sua carriera. L’ex Palermo, arrivato quest’estate in Riviera dopo aver conquistato la Serie A con il Verona, spiega in conferenza stampa le motivazioni che lo hanno spinto a dire “sì” alla Samb:

“Vi dico subito che per me non è stato facile scegliere solo ed esclusivamente per un motivo e cioè per una questione di categoria. Ero appena stato promosso in A col Verona ed era dura accettare la C, soprattutto perchè credevo di poter fare qualche presenza in A. Poi ho fatto delle valutazioni, avevo delle richieste dalla Serie B ma Moriero mi chiamava sempre, la proprietà mi aveva fatto una buona offerta, la piazza di San Benedetto mi piaceva e tutto questo mi ha convinto. Generalmente quando mi sono trovato senza squadra ho sempre aspettato metà agosto per prendere una decisione, invece stavolta ho accettato subito”.

Poi due battute sul sogno Serie B per la Samb e sulla prossima sfida contro il Fano, in programma domenica 29 novembre al Riviera delle Palme.

Per sognare ci vuole l’anno perfetto, noi giorno dopo giorno stiamo trovando la giusta coesione del gruppo e questo mi fa ben sperare poi speriamo di rimanere in alto fino alla fine. Credo sia presto per parlare di vittorie, ci vuole molto equilibrio. Non dobbiamo esaltarci, ma neanche abbatterci. Stiamo facendo bene e ora bisogna ripartire carichi dopo la sosta. Il Fano? Credo che ogni partita abbia una storia a se, magari siamo in giornata e tutto diventa facile o magari, come con il Santarcangelo, siamo meno brillanti faticando per portare a casa il risultato. Nel calcio non esistono partite facili”.

Chiusura sul suo rapporto con il presidente Fedeli, visti i caratteri esuberanti di entrambi.

“Io sono uno dei più esperti ed è normale che lui si aspetti sempre qualcosa in più da me, anche perchè ho giocato a più alti livelli. Sinceramente ho esperienza per saper gestire ed accettare queste situazioni, ci sta che il presidente vuole il massimo dai propri calciatori”.

 

 

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