“Un anno di attesa per esami diagnostici, questo non è più tollerabile”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo una nota giunta in redazione a firma Elio Core, presidente dell’associazione Punto Aiuto Cittadino.

“Gentile Presidente Regione Marche, Egregio Direttore Sanitario Area Vasta 5

a seguito di numerose proteste dei cittadini pervenute all’Associazione “Punto Aiuto Cittadino”, le scrivo per rappresentarle i disagi che vivono gli utenti della nostra città sul problema delle prenotazioni sanitarie inerenti Tac, ecografie, Risonanze magnetiche, prenotazioni per visite specialistiche. Un problema sempre presente e mai risolto.

Sulla base di queste premesse dunque, non è più tollerabile che l’utente del Servizio Sanitario Nazionale, debba attendere anche un anno per esami diagnostici, a fronte di contributi versati al sistema Sanitario. Viviamo un periodo di forte crisi economica e come tale il cittadino non dispone di risorse economiche per effettuare esami o viste  a pagamento  Da riscontri oggettivi si evince quindi che molti utenti da anni non eseguono esami di prevenzione per mancanza di denaro. Una situazione preoccupante che ci indigna in una società evoluta e non riscontrabile neppure nei paesi del terzo mondo. La Regione Marche da anni ha operato una serie di riforme nel campo sanitario   con il risultato di creare ulteriore incertezze, confusione e penalizzazione per i cittadini.

La locale struttura ospedaliera di San Benedetto del Tronto nel tempo, a causa di scelte politiche errate, è stata progressivamente depotenziata con la promessa di un ospedale unico che mai troverà luce nel sud delle Marche dunque si riducono i servizi con una sanità di SERIE B, mentre si potenziano gli ospedali del Nord. Nel Nosocomio Sanbenedettese  vengono spesi milioni di euro per la ristrutturazione e al contempo si chiudono servizi essenziali  e accorpati reparti. Insomma una immane confusione a discapito del cittadino.

L’Associazione Punto Aiuto Cittadino propone dunque per le prenotazioni sanitarie che,  trascorso un tempo breve, il cittadino è libero di rivolgersi  alla struttura privata ovviamente a totale carico della Regione Marche e chiede inoltre con voce forte e chiara, come voluto dai cittadini, il potenziamento del nostro ospedale, tenuto conto della nostra posizione geografica, delle infrastrutture esistenti e della vocazione turistica della città.

Nella speranza di un suo intervento per la soluzione definitiva  del problema, nel mentre, mi pregio inviarle distinti saluti”.

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