Verso la “Fase 2”, il racconto di alcune attività che hanno riaperto

ASCOLI  – Abbiamo raggiunto telefonicamente alcuni esercizi che, dopo gli ultimi provvedimenti del Governo, hanno potuto riaprire. Ecco le loro prime impressioni.

Stiamo sentendo molto la chiusura delle scuole e degli uffici. A livello di scontrini facciamo un terzo rispetto al solito.” A dirlo è Massimo Terribili, titolare della cartoleria Copiaincolla di via Kennedy. “ In questi giorni siamo aperti per fare un servizio alla comunità. Per me è importante già essere aperto in questo momento e sono felice di essere qui in negozio, anche a ritmo ridotto. Ho messo la mia adesione, pubblicizzando l’iniziativa sulla nostra pagina Facebook, alle consegne a casa sul portale del Comune, per il momento ne ho fatte due. Noi abbiamo il vantaggio di non generare molta fila rispetto ad altri esercizi, questo è altrettanto importante e da considerare.”

Attualmente – ci dice “Nino” Latini della cartolibreria “Centrale” – non c’è un reale ritorno economico. Abbiamo anche provato ad organizzarci con le consegne a casa, purtroppo non ci ha contattato nessuno. Forse è ancora prematuro pensare di tornare a vendere. Noi abbiamo anche sentito la concorrenza dei supermercati rispetto ai prodotti di cancelleria. Chi viene in cartolibreria ci si deve recare di proposito, forse anche questo ci ha limitato nell’attuale ripresa”. 

“Per certi versi facciamo un servizio molto importante, io ho riaperto subito anche per questo. Fosse dipeso solamente da me magari sarei stato a casa altri sette giorni.” Inzia così il personale racconto di questi primi giorni di riapertura di Marco Ciarrocchi della cartoleria “Cartarius“. “Stiamo vendendo molto materiale per la scuola o per il lavoro d’ufficio. Da un punto di vista lavorativo è molto faticoso lavorare con la mascherina. Oggi, mentre la rimuovevo, ho pensato a tutti i medici o gli infermieri che la indossano (con molte più protezioni) ed alla gran fatica che stanno facendo. Io non sto consegnando a domicilio. Sto lavorando ad orario ridotto per pulire il negozio.
Le persone che sono venute finora sono state educatissime, si sono fermate solamente per lo stretto indispensabile. Mi ha sorpreso, sotto questo punto di vista, un comportamento così coscienzioso. Magari siamo stati fortunati dal nostro contesto: noi, rispetto al nord Italia, abbiamo avuto molto meno contagi; magari siamo un pelo più tranquilli rispetto a chi lavora in quelle zone. Detto ciò, appena rientro a casa mi spoglio in uno spazio ad hoc e mi lavo, evitando così di riportare ai miei familiari qualsiasi cosa è stata con me in negozio.”

Noi ci siamo organizzati – questo il primo riscontro di Daniele De Angelis della libreria “Prosperi” – molto rapidamente con le consegne presso il domicilio dei clienti. Adesso abbiamo un maggior contatto, visto che ci possono chiamare in negozio. Stiamo continuando a recapitare libri sia nel territorio comunale che extra-comunale. Si sta anche pagando il blocco di un po’ tutto il comparto editoriale, le novità ad oggi sono un po’ ferme. Stiamo utilizzando il momento anche per riorganizzare il locale e sistemare gli spazi esterni al locale. Ci vorrà molto per tornare ai ritmi che hanno preceduto la crisi. Da una parte però si doveva ripartire.

La prima reazione – a parlare è Giorgio Pignotti della libreria “La Rinascita” che ho avuto alla notizia della riapertura è stata negativa, pensavo fosse una sciocchezza. Successivamente ci ho riflettuto. Hanno preso un settore che non muove folle oceaniche, e sono le prove di ritorno alla normalità. Vedere che ci sono delle cose che si muovono è un segnale forte dal punto di vista psicologico. E’ un messaggio sociale, e la voglia di far rivedere la luce in fondo al tunnel. Hanno fatto una gran bella cosa.

In negozio abbiamo messo una barriera di plexiglass per tutelare i dipendenti al bancone della cassa. Ho messo Amuchina all’ingresso, ti dirò che sto pensando di metterla quasi all’uscita. Cerchiamo di dare un supporto per tutti quelli che si trovano (per qualche motivo) in giro.

La frequentazione è distribuita nell’orario che abbiamo fatto (10-12, 16-19), tutti gli avventori sono attenti e corretti. C’è il rispetto della distanza o l’attesa all’ingresso. Ho notato una gentilezza diffusa. Le persone si stanno abituando a quello che sarà per i prossimi mesi. Magari sarà una delle cose positive che ci lascerà questa crisi.

A livello di consegne è andata molto bene, ne abbiamo fatte parecchie. Sicuramente continueremo per coloro che ritengono di non poter uscire o sono impossibilitati a farlo.
Vediamo che stanno venendo meno persone, ma acquistano molti più libri. Ne fanno scorta. Questo dato è andato oltre le mie aspettative.

La maggior parte di chi ha riaperto lo ha fatto con uno spirito di servizio. Stiamo lavorando per il futuro di noi cittadini e commercianti. Come richiesto stiamo sanificando i locali, anzi ci stiamo attrezzando per farla con l’ozono. In chiusura vorrei dire che in Ascoli siamo stati molto fortunati, rispetto a quello che è accaduto a livello nazionale.

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