SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Via Luigi Dari, a ridosso dell’isola pedonale, è l’unico accesso al centro cittadino per chi proviene dal lungomare di Grottammare, ma non si può certamente dire che sia un bel biglietto da visita. Il manto stradale risulta seriamente dissestato, situazione ulteriormente aggravata dalle abbondanti piogge dell’ultimo periodo, l’illuminazione è scarsa e i lavori in corso da diverso tempo su alcune abitazioni ostacolano il transito pedonale. I residenti sono stanchi di non essere presi in considerazione.

L’aiuola della palma nell’incuria e nel degrado

“È una strada su cui sia la precedente che l’attuale Amministrazione non hanno voluto mai mettere le mani – sostiene Giovanni Filippini, presidente del quartiere Marina Centro – e sinceramente non ne capisco il motivo dal momento che è una via molto trafficata e affatto periferica”.

Giovanni Filippini, presidente del quartiere Marina Centro

Filippini lamenta anche il fatto che i parcheggi disposti su entrambi i lati restringono parecchio la carreggiata, malgrado ciò le auto spesso transitano a velocità piuttosto elevata.

“Ritengo che oltre al rifacimento dell’asfalto siano necessari anche alcuni dossi dissuasori della velocità, – continua Filippini – non aspettiamo sempre che accada qualcosa prima di muoverci”.

I parcheggi su entrambi i lati rendono il traffico difficoltoso

Pure l’estetica della via risulta compromessa tra vegetazione non curata, palme non potate e aiuole piene di erbacce. La scarsa illuminazione preoccupa non poco i residenti, che hanno paura nelle ore serali, anche in virtù del fatto che è una zona a ridosso della stazione, luogo non sempre ben frequentato.

Filippini misura  con il telefonino la profondità del cratere sulla carreggiata

Proprio in questi giorni il direttivo del quartiere Marina Centro sta cercando di ottenere un incontro con l’amministrazione comunale per un confronto su alcune questioni inerenti il quartiere.

“Sarà sollevato anche il problema di via Dari – assicura il presidente del quartiere – speriamo questa volta di trovare accoglimento e di avere risposte concrete”.