Villa Rambelli abbandonata al degrado, chiusa nelle Giornate del Fai

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Villa e il parco Rambelli sono stati  inseriti dal Fai tra “i luoghi del cuore”, ma nelle Giornate Fai di Primavera di sabato 24 e domenica 25 marzo sono rimasti chiusi, vista la situazione in cui versa l’area. Il manufatto e il parco si trovano nello stato di abbandono e degrado da diversi anni, una situazione che si è venuta a creare dopo il 1999, anno in cui l’ingegner Pietro Rambelli morì e lasciò in eredità al Comune di San Benedetto il parco con la Villa dell’Ottocento. L’area è dislocata tra l’ospedale Madonna del Soccorso e zona Cerboni. E’ delimitata a nord da un muro che la separa dalla strada che porta al parcheggio del nosocomio (foto). Non è certo dipeso dal Fai se nelle Giornate di Primavera non è stata aperta.
La Villa era di proprietà di Anna Maria Cerboni, alla sua morte passò in successione al vedovo Pietro Rambelli, il quale con lascito testamentario la donò al Comune di San Benedetto insieme a tutti i suoi arredi. Il defunto, sepolto a fianco alla moglie al cimitero di Grottammare, lasciò all’amministrazione comunale anche la fattoria di Valle del Forno.
Nel testamento c’è una clausola: le opere d’arte e il mobilio d’antiquariato della Villa devono essere utilizzati per creare un museo nello stesso edificio di zona Cerboni. La giunta Martinelli nel 2003 incaricò lo storico Massimo Papetti per catalogare i beni presenti nella Villa e quelli della residenza romana del benefattore, in cui viveva in affitto. La catalogazione è stata realizzata, i beni di Rambelli sono custoditi in un luogo top secret per evitare furti.
Sono passati 19 anni dal lascito al Comune, ma la Villa e il parco sono abbandonati al degrado. Qualche anno fa l’associazione Italia Nostra si è rivolta all’amministrazione comunale sollecitandola ad intervenire, ma non è successo nulla.

 

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