Zamberletti incontra Piunti e visita i terremotati all'ex Curzi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ tornato alle origini, ai centri periferici della Protezione civile, Giuseppe Zamberletti. Il ‘padre’ fondatore della moderna Protezione civile, nella mattinata odierna (domenica 11 dicembre) è approdato nella città delle palme, dove ha fatto visita al plesso dell’ex scuola Curzi di via Golgi, diventato il centro di accoglienza dei terremotati (Coi). Ad attendere il decano, il sindaco Pasqualino Piunti e la delegazione della Protezione civile di San Benedetto del Tronto.

Zamberletti ha trovato alla Curzi anche i rappresentanti dell’Inter Club di Monopoli, giunti in città con pacchi dono per i bambini terremotati che sono ospitati negli alberghi (foto Cicchini)

“Mi complimento con l’amministrazione comunale e la Protezione civile, per come state gestendo l’accoglienza alle comunità colpite dal sisma”, ha detto Zamberletti rivolgendosi al sindaco Pasqualino Piunti.


Piunti si copre gli occhi con la mano per non guardare lo stendardo dell’Inter Club. Il sindaco è milanista doc, ma ha dovuto fare buon viso a cattivo gioco, per dovere di ospitalità. Di fronte all’obiettivo del nostro Cicchini non è riuscito a contenere l'”ostilità” verso i “cugini” Nerazzurri. Il sorriso che nasconde a malapena, sta ad indicare, in fondo,  il sentimento di amicizia di Piunti nei confronti del prossimo, al di là dei campanilismi

Ieri (sabato 10 dicembre) a Macerata si è svolta la Giornata delle Marche. Al Teatro Lauro Rossi il ‘padre’ fondatore della Protezione
civile nazionale  ha ricevuto il Premio Picchio d’oro dal presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli, affiancato dal presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo e dal vice Renato Claudio Minardi.


Nella foto, la Protezione civile di San Benedetto del Tronto e l’Inter Club di Monopoli con i pacchi dono. L’Inter Club si è poi recata all’hotel Relax,  per consegnare i regali ai piccoli terremotati (foto Cicchini)

Ieri (sabato 10 dicembre ) Zamberletti ha fatto visita alle zone colpite dal sisma. “A fronte del grande dolore e delle gravi perdite che si sono avute, qui nasce la speranza per il futuro”. E’ stato questo il primo commento del ‘padre’ della moderna protezione civile, al termine di un sopralluogo in zona rossa, lungo Corso Umberto I, ad Amatrice. Accompagnato dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, dai rappresentanti del Comune, dai vigili del fuoco e deale forze armate, Zamberletti ha visitato anche l’area dove sono in avanzata fase di allestimento le prime soluzioni abitative in emergenza.


Zamberletti con Gianna Pulsone della Protezione civile di San Benedetto del Tronto (foto Cicchini)

Zamberletti fu commissario straordinario del governo nei terremoti del Friuli, nel 1976, e dell’Irpinia, nel 1980.  “E’ la fase più delicata. La protezione civile, i sindaci, gli amministratori – ha detto ancora ad Amatrice – hanno sulle spalle il compito più difficile: il reinsediamento delle popolazioni che deve avvenire perché accompagnino il lungo percorso della ricostruzione. Questi tempi devono essere sostenuti dalla presenza della popolazione che riprende la propria vita economica e sociale, la vita della comunitaà. Questo dà un senso, una forza per la ricostruzione dei paesi”.


Zamberletti con la Protezione civile di San Benedetto

 

 

 

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