A Sgarbi e Fazi il XXXIV Premio Nazionale Riviera delle Palme

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella suggestiva cornice della Palazzina Azzurra sabato 1° settembre si è volta la cerimonia di consegna del XXXIV Premio Nazionale Riviera delle Palme. Per la narrativa primo classificato Giuseppe Sgarbi con l’opera “Lei mi parla ancora” (Skira), per la saggistica Elido Fazi con “La bellezza di esistere” (Fazi Editore).

Motivazioni del premio a Sgarbi: E’ intenso il monologo che l’innamorato, ma nel contempo seducente Giuseppe Sgarbi, da pochi anni rivelatosi ormai autorevolissimo scrittore, ci offre in dono.

Dopo un anno dalla dolorosa scomparsa della moglie, egli si rivolge a lei, a Rina, donna straordinaria, ricordando l’importanza di lasciare sempre la porta aperta nella vita a chi si ama davvero. Un vero esempio da imitare.
Lo scrittore sente forte in se l’abbandono, una dilaniante solitudine, ed il silenzio della donna che gli ha colorato la vita. “Lei mi parla ancora” è struggente poesia, vivo romanzo e ricordo doloroso. Colto e dallo stile alto, ma non volutamente esibito, l’autore dipinge l’amore per questa donna ispiratrice di una gènia dalle passioni forti e dalla cultura densa, pur nelle differenze di ognuno di coloro la compongono, comunque in un desiderio comune di trasmissione del sapere verso gli altri.
Rimasti colpiti da quanto si riesca a dimostrare amore dopo, questa opera entra, con forza e modo, nella storia letteraria di questo paese, meritando il Premio Nazionale Riviera delle Palme”.

Motivazioni del premio a Elido Fazi:  Con una scrittura sicura e determinata, miscela prosa e poesia attraverso questa sua opera, premiata dal Circolo Riviera delle Palme, “La bellezza di esistere”, in un saggio originale, tenuemente romanzato e con una visione antica, proprio là dove l’autore stesso trae le sue origini. E’ proprio questa terra, ora martoriata dagli eventi, che dà significato alla vita, alle emozioni, col carattere tendenzialmente marcato da malinconie di chi scrive. La Bellezza è donare agli altri, ed ad essa l’autore vorrebbe darsi con tutto se stesso. E’ donare col cuore, la bellezza e la chiave di lettura di questa opera che merita il Premio Nazionale Riviera delle Palme.

Giuseppe Sgarbi si è collegato via Skype in compagnia della figlia Elisabetta, mentre per ritirare il premio è intervenuto il figlio, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ha dilettato la platea con le sue esternazioni.

“È stata, per i moltissimi presenti, una serata credo speciale”, spiega Leo Bollettini, presidente del Riviera delle Palme. “Andrebbe chiesto a loro – aggiunge Bollettini – cosa abbiano registrato e cosa sia rimasto a loro nel cuore. Piaccia o no, in Vittorio Sgarbi non può non essere apprezzata la dialettica travolgente e le conoscenze spaziali, ma ieri si è visto un Vittorio nuovo, inedito, sicuramente più umanamente coinvolto dall’evento che riguardava suo papà. Un papà quasi ultimo della fila familiare, sempre a seguire gli altri, dietro quasi col fiatone. Un papà eternamente di lato la scena in cui vi erano gli altri. Un neo scrittore che si impone in un Premio tra i più antichi d’Italia, con un sensazionale libro di poesia e di amore”.

Continua Bollettini: “Poi si sono creati degli speciali intrecci tra lui, Elido Fazi (vincitore del premio per la saggistica, con l’altro libro di pregevole fattura) anche lui amico di Vittorio. Poi la presenza e l’incontro del pittore Luca Vernizzi che anni prima dipinse un ritratto al padre, mostrato in diretta, invitato da me a rivedersi con un’emozionata sorella Elisabetta e appunto il papà Giuseppe Sgarbi, vincitore per la narrativa. Tutto in una diretta Skype con un ledwall che ha consentito l’entrata del pubblico presente in casa Sgarbi e di cogliere emozioni e sentimenti, altrimenti persi”.

Ancora Bollettini: “Durante il discorso, Sgarbi nomina per caso, Cesarina Vighi (ieri le era stata dedicata una pagina intera sul Corriere della Sera) e madre della moglie di Elido Fazi, Alice Di Stefano, presente in prima fila. Insomma, di fatti e momenti ce ne sono stati diversi. Senza dimenticare la maestria di Stefano Papetti, critico d’arte ed abile e sagace conduttore della serata e il momento della premiazione coi piatti in ceramica di Augusta Schinchirimini, il coinvolgimento della Presidentessa onoraria Nietta Lupi, figlia di quel Giuseppe – conclude Bollettini – fondatore del Circolo ed ideatore del premio, col riconoscimento agli sponsor Giovanna e Giuseppe Napoliello”.

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