Ad Acquasanta la seconda edizione di “Storia e attualità del rischio sismico”

ACQUASANTA TERME – Il Festival valli e montagne Appennino centrale 2019, con la collaborazione diODV valledelsalto.it, ODV Gruppo per la storia dell’energia solare, Circolo Stella della Laga, Comune DI Acquasanta Terme, Ordine degli Architetti PPC Ascoli Piceno, con il Patrocinio Regione Marche e Provincia Ascoli Piceno – medaglia d’oro al valor Militare per attività partigiana, organizza ad Acquasanta Terme, sabato 23 marzo la seconda edizione del convegno “Storia e attualità del rischio sismico nell’Appennino centrale”.

La prima edizione fu tenuta a Cittaducale a chiusura del Festival 2017, per riflettere, dopo la sequenza dei terremoti 2016-2017 Amatrice-Norcia-Visso, sui piani storico e culturale, sul grande comune problema dell’Appennino centrale, la sismicità. La scelta di tenere l’incontro a Cittaducale non fu casuale.

Nel mese di marzo del 1915, due mesi dopo il catastrofico terremoto della Marsica, Venceslao Amici , ingegnere e deputato dal 1909 al 1919 del collegio elettorale del circondario di Cittaducale, illustrò nel Parlamento del Regno d’Italia cosa avrebbe dovutoessere fatto per “renderci liberi dall’incubo del terremoto”.

Per Amici “La nostra stessa esistenza, quella delle nostre future generazioni, l’avvenire sociale, industriale, economico del nostro amato paese ci obbliga a fare qualunque sacrificio pur di allontanare o almeno alleviare quanto è più possibile le conseguenze del terremoto”. A tal fine illustrò una serie di azioni da mettere in campo, dalla realizzazione della carta generale d’Italia con la rappresentazione della storia dei terremoti, a nuove norme per la costruzione e ricostruzione, prendendo ad esempio quanto già si faceva al tempo in Giappone, alla creazione di “Un ufficio centrale del terremoto”.

Questa seconda edizione del Convegno ad Acquasanta Terme ha l’obiettivo di ricordare Venceslao Amici nel suo comune di nascita, proseguire l’approfondimento dei temi presentati a Cittaducale, esaminare la Legge Pirozzi Regione Lazio “Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico

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