Animali vivi come premi della lotteria, gli animalisti protestano. Il Comune li sostituisce

MALTIGNANO –  Anche i premi di una lotteria, a volte, accendono polemiche. E’ accaduto a Maltignano, dove  la parrocchia Santa Maria delle Grazie ha pensato di festeggiare la ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, con l’estrazione di una lotteria che offriva come secondo, terzo e quarto premio rispettivamente un maiale, un agnello e un tacchino vivi. Il Comune di Maltignano, però, è intervenuto in pochissimo tempo sostituendo i premi “incriminati” con alcuni buoni spesa da utilizzare nei negozi del territorio.

La Lega per l’abolizione della caccia che per bocca della responsabile provinciale Sabrina Simonetti  aveva inizialmente protestato sostenendo che “Resta un mistero il motivo per cui  il protettore degli animali debba stimolare questi pensieri di uccisione dei suoi protetti. Ci chiediamo come sia possibile, in generale, considerare ancora oggi un animale quale trofeo di una lotteria, alla stregua un oggetto (il primo premio è giustamente un quadro)” aggiunge la Simonetti “. Queste pratiche anacronistiche sono ormai in contrasto con le attuali acquisizioni culturali ed etiche, che riconoscono sempre maggiore attenzione verso la sensibilità innegabilmente attribuita agli altri animali. E’ deprecabile che questi messaggi diseducativi, che inducono a considerare il rapporto con gli animali in termini di prevaricazione, mercificazione e soprattutto negazione dell’empatia e abitudine verso la sofferenza altrui, provengano, come spesso accade, dal mondo religioso”. Gli animalisti tirano in ballo il Regolamento per la tutela del benessere animale che, all’articolo 14, al comma 1, vieta su tutto il territorio di offrire in premio animali e proprio su questo la Lega per l’abolizione per la caccia  ha inviato una diffida all’organizzazione affinché “Provveda ad annullare l’iniziativa di offrire in premio animali e sostituire gli stessi con altro premio, così riportando nella legalità lo svolgimento e lo spirito della festa religiosa”.

Il Sindaco di Maltignano Armando Falcioni sostiene di voler “Rispettare tutti i punti di vista e infatti abbiamo subito ascoltato la protesta cambiando i premi, ma senza fare nessuna polemica” sostiene il primo cittadino maltignanese  “La festa di Sant’Antonio è da sempre una tradizione viva che da noi è sempre sentita. Credo che se qualcuno vuole fare violenza sugli animali lo possa fare a prescindere dal premio della lotteria. Al momento riteniamo chiusa la questione perché abbiamo problemi più seri da risolvere”. Anche il parroco di Santa Maria delle Grazie, Don Leonard  afferma di “Amare gli animali e non aver mai fatto loro del male. Io non voglio giudicare nessuno ma la protesta è stata sicuramente esagerata”.

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