Ascoli, “CinemadaMare” in città per respirarla e filmarla


ASCOLI PICENO − Il noto campus itinerante è in città. Una realtà nata nel 2003 e cresciuta negli anni. Un “contenitore” in grado poter metter a frutto i talenti di coloro che amano il cinema, in tutte le sue pieghe.

Questa mattina siamo stati presso l’Auditorium “Cellini”. Trenta ragazzi − filmmaker e non − si sono ritrovati lì per conoscere o reperire delle nuove chiavi di lettura sulla città che li sta ospitando. Una crew internazionale di tanti appassionati ed aspiranti registi. L’idea è quella di fornire un aiuto in tutto il processo produttivo di un film, dall’ideazione dello script, alla location scouting, alle riprese e montaggio. Il “CinemadaMare” nasce da una intuizione di Franco Rina. Il risvolto pratico è quello di girare dei cortometraggi nelle città che li ospitano.

Tante le curiosità sviscerate nell’incontro dell’Auditorium. Si è parlato del calcio, dell’oliva ascolana, della Quintana, dell’arte presente in città… Il tutto si è svolto in maniera tale da fornire agli aspiranti cineasti delle tematiche per raccontare la nostra cittadina. Ogni sera verranno proiettati i filmati prodotti, con l’evento finale che sarà il prossimo venerdì presso il Chiostro di S. Agostino.

Intervistato il direttore, Franco Rina, sulla scommessa insita in tale iniziativa (interamente gratuita, ai partecipanti è “addebitata” solamente la spesa del vitto), ci è stato risposto che «è un desiderio di condivisione quello che muove il tutto. Tanti ragazzi, da tutte le parti del mondo, si sono messi in gioco in questo progetto. Loro non sono viziati dal male principale del nostro tempo: l’apatia. Hanno scelto di seguire la loro passione. Nell’arco di nove mesi noi diffondiamo informazioni attraverso il web, negli altri tre portiamo avanti questo progetto fisicamente. Usiamo il web per quella che è la sua vera vocazione: diffondere informazioni. Chi è nato in Italia non può non amare l’arte ed il cinema.»

 

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