Ascoli, situazione precaria: serve una scossa il prima possibile

curva ascoli

ASCOLI PICENO – Piove sul bagnato in casa bianconera. La terza sconfitta consecutiva con il Foggia preoccupa e non poco la tifoseria. La classifica rimane corta ma non si può rimanere indifferenti alle ultime pessime prestazioni della squadra.

Evidenziati nuovamente, dopo la disfatta di Carpi, i limiti di una rosa formata da un blocco di titolari affidabili e da ben poche alternative valide in un campionato arduo, lungo e pieno di insidie come quello cadetto. Bocciato già a novembre un mercato composto da giocatori inesperti, acquistati sul filo del rasoio e allo stesso tempo messi da parte, per scelte tecniche, dallo staff. Cinaglia, terzino destro, è stato preferito a Pinto, terzino sinistro di ruolo. Florio non si vede dalla prima giornata, mentre a centrocampo Castellano non è mai sceso in campo. Lungi da noi sostenere che andrebbero schierati titolari, ci mancherebbe, ma farsi due domande sul mercato quindi è più che lecito. Le assenze di giocatori chiave si sono fatte sentire. Senza la spina dorsale della squadra Padella, del metronomo Buzzegoli e di un Favilli capace di fare reparto da solo si è messa in crisi l’identità di gioco, le sicurezze acquisite sino a tre gare fa, il fraseggio e l’atteggiamento propositivo di una squadra “sconvolta” da questi eventi avversi a cui si è aggiunto il grave infortunio di Mignanelli.

I numeri non sorridono ai bianconeri. I primi sintomi si erano manifestati  nei tre gol incassati col Venezia. Poi le Caporetto di Bari, con l’attenuante del rosso a Gigliotti, e Carpi, dove l’Ascoli è stato in grado di subire il 50% delle reti incassate dagli emiliani dopo 12 gare, hanno ingigantito le problematiche. Domenica altro dato statistico pietoso: il Picchio è stata l’unica formazione a non aver segnato al Foggia da inizio campionato. Insomma, c’è da ripartire il prima possibile per sovvertire questi numeri. Sabato la trasferta di Parma non sarà delle più agevoli, ma ci si aspetta una pronta reazione, con la speranza di riavere a disposizione quelle assenze che tanto stanno pesando.

Le responsabilità vanno comunque divise tra dirigenza, staff e squadra. Sicuramente esente da colpe la tifoseria, ancora una volta capace di sostenere a gran voce la squadra. A fine gara sotto la Sud il tifo caldo ha tenuto a rapporto ed incitato i bianconeri in campo con un “Forza ragazzi”.

 

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